Bufala Dop: nasce un altro consorzio. Per la ricotta

foto Sonia Piscicelli - IlPastonudo.it®È nato il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop. A comunicarlo, attraverso il proprio sito web, è stato il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che ha sottolineato che il nuovo "organismo è costituito da giovani imprenditori, tutti under 32", e che da esso giunge "un nuovo impulso agli obiettivi di crescita del settore bufalino, rafforzando la tutela e lavorando per la valorizzazione di un prodotto – la Ricotta Dop – la cui storia si intreccia con quella della Mozzarella di Bufala Campana Dop". In altre parole, a nostro avviso, un prodotto che inevitabilmente rischiava di continuare a rimanere soffocato dalla preponderanza degli interessi dedicati alla Mozzarella di bufala campana, si libera ora in volo per massimizzare i risultati, comportando però maggiori costi di gestione (sede, stipendi, etc.), che ricadranno inevitabilmente sui consumatori.

L'obiettivo dichiarato è quello di "far crescere il settore bufalino, rafforzando la tutela e lavorando per la valorizzazione della Ricotta Dop, dopo sei anni dal riconoscimento della denominazione, la cui storia si intreccia con quella della Mozzarella di Bufala Campana Dop". A noi pare invece che più che intrecciarsi derivi da quella (la ricotta è prodotta dal siero di lavorazione della mozzarella, ndr), e che ad esempio consorzi come il Ctcb di Sondrio invece siano l'esempio di come due prodotti per giunta ben distinti – Bitto e Casera – traggano evidenti vantaggi nell'essere promossi, tutelati e valorizzati da un consorzio solo anziché due.

Il logomarchio della ricotta di bufala Campana DopAd ogni buon conto, il nuovo consorzio servirà quantomeno a dare lustro a "sei produttori certificati della filiera", che, sottolinea il comunicato, sono "La Mediterranea, Fattorie Garofalo, Il Casolare, Filab, Le Colonne e Sorì (quando mai un consorzio promuove in questo modo i nomi dei produttori che ne promuovono l'attività?, ndr), mentre i giovani designati alla guida del Consorzio sono Benito La Vecchia, 32 anni in qualità di presidente, affiancato dai vice presidenti Sara Consalvo 27 anni e Marco Nobis 32 anni".

"Un valore aggiunto per potenziare la filiera e il territorio di un prodotto versatile ma adatto anche ai bambini", spiegano i responsabili del nuovo consorzio, "considerando i valori nutrizionali: per 100 grammi di prodotto la percentuale di fosforo è di 320 mg, e rappresentano il 40% della razione giornaliera raccomandata, e 500 mg di calcio". Valori che erano tali anche quando la Ricotta di Bufala Campana Dop era rappresentata dal consorzione della Mozzarella.

«Il Consorzio», cerca di spiegare il neo presidente Benito La Vecchia, «si propone la tutela della produzione, la difesa della denominazione e il commercio del prodotto», vale a dire quel che faceva in precedenza il suddetto consorzione. «Sono onorato di ricoprire questo incarico», ha poi aggiunto La Vecchia, «e già da questo primo incontro ho percepito grande entusiasmo verso lo sviluppo di questo prodotto che può avere tanti diversi sbocchi sul mercato»; in tal senso «sarà fondamentale il coordinamento con il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop».

Parlando del neonato consorzio, il presidente del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo, ha dichiarato di essere convinto che «questo Consorzio creerà una sinergia tra i due organismi, fondamentale per la valorizzazione e la crescita del settore bufalino sul territorio».

Gli inevitabili dubbi
Per chi volesse ragionare altrimenti sull'opportunità di questo sdoppiamento, basti pensare a doppie campagne pubblicitarie e a doppie attività di controllo e repressione frodi, operate sui medesimi produttori. E, calandosi nei panni di questi ultimi, a doppie scartoffie per ogni attività consortile, e a tanto tempo da spendere in più per gli adempimenti.

Ancora una volta l'informazione generata dagli interessi locali ha il potere di disegnare un ritratto vedendolo unicamente dal suo lato più presentabile. A noi che i ritratti piace offrirli a tutto tondo sembra davvero che l'altra parte di questa faccenda meriterebbe di rimanere meno nell'ombra di quanto oggi appaia.

9 maggio 2016

Per approfondire il ruolo dei consorzi di tutela Dop e Igp, clicca qui

Si ringrazia il blog di cucina consapevole www.ilpastonudo.it per la foto di apertura dell'articolo