Mipaaf: due giorni di formazione sui prodotti Dop e Igp

Il ministro Maurizio Martina - foto Marco Biagiotti®Il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che il 21 e 22 giugno, a Trento e Bolzano – in collaborazione con l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) – si terrà una due giorni formativa sulle strategie di sviluppo del sistema delle Indicazioni Geografiche rivolta ai Consorzi di tutela e alle loro imprese associate. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma di interventi promossi dal Ministero a sostegno dei prodotti di qualità certificata. 

Per l’occasione, i direttori dei consorzi e i manager delle aziende avranno la possibilità di confrontarsi gratuitamente con professori universitari e specialisti del settore su strategie gestionali, di marketing, organizzazione di filiera e internazionalizzazione e con i rappresentanti dei principali player del web per migliorare la visibilità delle imprese in Italia e all’estero e potenziare lo sviluppo delle vendite su internet, conquistando nuove fette di mercato.  Inoltre sono previste delle visite in due Consorzi del Trentino Alto Adige che, per storia ed esperienza, rappresentano delle best practice di organizzazione di filiera.

«Fare rete e sfruttare al meglio le potenzialità del web. È su questi due fronti», ha sottolineato il ministro Martina, «che si gioca la più grande partita nel settore agroalimentare e non solo, sia in termini di esportazioni che di competitività. Ecco perché è fondamentale esserci come Governo e offrire alle nostre imprese strumenti concreti e utili».

L’iniziativa in Trentino Alto Adige si inserisce in una strategia più ampia che il ministero sta conducendo anche attraverso momenti di incontro e confronto tra esperti e aziende. «Penso a Expo Milano 2015», ha aggiunto Martina, «dove le Dop e Igp sono state protagoniste, ma anche a Vinitaly 2016 con ‘World Wine Web’. I numeri  sono dalla nostra parte: siamo leader in Europa per prodotti di qualità certificata che valgono 13,4 miliardi, pari al 10% del fatturato totale dell’industria alimentare, e oggi le prime 10 Dop e Igp nazionali sviluppano l’80% del fatturato del settore. Ma non ci accontentiamo e puntiamo ad arrivare ad almeno 20 prodotti nei prossimi tre anni».

Una questione quella della presunta superiorità del “made in Italy” e delle Dop e Igp gestite “all’italiana” su cui sarà bene di tanto in tanto fare qualche considerazione, alla luce delle non poche critiche (leggi qui) che giungono dall’estero e per di più da osservatori che non possiamo ritenere poco preparati.

20 giugno 2016