Se ne sono lette e dette tante sulla vittoria di Donald Trump alle elezioni per la Presidenza degli Stati Uniti d'America ma le parole più visceralmente sentite sono quelle che lo hanno definito «uno stupido, un cane, un maiale. Un artista della stronzata» che, a giudicare dalle manifestazioni di piazza che si stanno svolgendo in molte città degli Usa centrano il senso di un diffuso sentire popolare. A pronunciarle, Robert De Niro, che l'artista lo fa davvero, come tutti sappiamo, ma che potrebbe proseguire la sua carriera lontano dal proprio Paese. O per dirla altrimenti, proprio in Italia, già che l'Italia gli concesse – correva l'anno 2006 – la cittadinanza onoraria.
Una prima buona occasione per tornare nel Paese dei suoi avi l'attore americano potrebbe coglierla in occasione del prossimo Carnevale, quando Viareggio dedicherà al nuovo presidente degli Stati Uniti un carro allegorico.
Ne ha dato notizia RaiNews24, precisando che l'opera satirica verrà realizzata dai fratelli Umberto e Stefano Cinquini e avrà come titolo "Bang bang". Il carro sarà ambientato in un Saloon del Far West: vi sarà allestito un gigantesco volto di Trump sul quale ballerà una Statua della Libertà con in mano una pistola. Al Carnevale di Viareggio sfilerà anche la maschera "Mad Donald Trump", che "proporrà", ha sottolineato l'emittente televisiva, "il neo presidente Usa nelle vesti di un clown pronto a servire cibi a basso costo, pur di sconfiggere Hillary Clinton".
Ancora non è dato sapere se per l'occasione tra quei cibi sarà presente anche qualche prodotto made in Italy. Chissà, forse proprio quel Grana Padano che la settimana scorsa ha preso il volo per essere recapitato proprio al magnate statunitense, accompagnato dai propositi speranzosi di Stefano Berni, direttore del Consorzio della "Dop più venduta al mondo" e di Viviana Beccalossi, padanissima assessora agricola lombarda, che nell'apprendere la notizia non ha saputo trattenere esternazioni da vera e propria hooligan.
Per gli artefici dell'iniziativa si è trattato di certo di uno spunto con palesi fini mediatici, e fin qui ha funzionato, visto che la notizia è stata ripresa da decine di testate nazionali. Ora bisognerà vedere se Trump (che apprezza molto i formaggi made in Italy; leggi qui) avrà tempo per assaggiarlo quel formaggio (ammesso che gli arrivi, ndr). Di sicuro, se lo farà, non potrà minimamente (ac)cogliere il messaggio che subliminalmente lo accompagna. Vale a dire la richiesta di intercessione sull'"amico" Putin per far sì che – oltre alle tensioni Usa-Russia – possa cadere anche l'embargo russo sui prodotti agro-alimentari dell'occidente.
14 novembre 2016