Nasce la Strada della Bufala Ciociara e dell’Agro Pontino

foto Caspar Diederik© – Creative Commons License

L’Italia dell’enogastronomia ha una “Strada” in più, quella “della Bufala” Ciociara e dell’Agro Pontino, nata per promuovere gli omonimi territori laziali e i prodotti agroalimentari legati a questa specie animale, tanto diffusa in quest’area della regione Lazio.

“L’iniziativa”, spiegano i promotori del progetto, “servirà a realizzare un itinerario sulla filiera bufalina” di quest’area geografica “per promuovere e valorizzare le ricchezze paesaggistiche, rurali, agroalimentari, storiche e culturali e per incrementare” tanto “la presenza di turisti nei comuni a vocazione bufalina” quanto “la vendita dei prodotti agroalimentari di bufala” ma anche – è evidente – per prendere le distanze da alcune realtà bufaline campane che stanno soffrendo di una serie di vicende tutt’altro che positive registrate negli ultimi anni.

Il Comitato Promotore della Strada della Bufala, nato per volontà di molti enti e realtà locali (Provincia di Frosinone, Comuni di Amaseno e Priverno, Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Latina, Coldiretti di Frosinone, Consorzio Allevatori Bufalini della Valle dell’Amaseno, Ciociariaturismo – Associazione Italia Turismo doc e Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale) è stato fortemente voluto dagli allevatori bufalini della Valle dell’Amaseno e dagli enti comunali con maggiore presenza di aziende della filiera bufalina delle province di Frosinone e di Latina. Il suo intento è quello di “assicurare agli operatori rurali, turistici e culturali del territorio nuove opportunità di reddito, attraverso la promozione internazionale delle peculiarità del settore bufalino del lembo meridionale del Lazio”.

Secondo gli auspici del Comitato, “il riconoscimento della Strada potrà offrire a tutti gli operatori del settore una maggiore notorietà e più consistenti opportunità di reddito, assicurando nuove fonti di remunerazione agli allevatori bufalini, alle attività agrituristiche, ai ristoranti, agli alberghi, ai caseifici, alle macellerie, alle aziende vitivinicole ed olivicole-olearie, oltre che alle imprese artigianali ed eno-gastronomiche che gravitano intorno alla bufala”.

Nel corso delle riunioni che hanno portato alla costituzione della “Strada” è stato stabilito un preciso programma di lavori per i prossimi mesi e l’adozione di uno strumento di divulgazione delle strade dei prodotti tipici basato sul “Palmer”, un sistema in grado di inserire, gestire e mantenere aggiornate su navigatori e mappe satellitari tutte le informazioni relative alla “Strada”.

Nei prossimi giorni i membri del Comitato inizieranno a selezionare le realtà che potranno aderire alla Strada della Bufala e con esse a definire le iniziativa e le opportunità operative da attuare.

Per agevolare la più ampia adesione al progetto, il comitato ha istituito una segreteria organizzativa (tel. 0775.211417, fax 0775.859011, e-mail. info@lastradadellabufala.it) e creato un sito internet già operativo: www.lastradadellabufala.it

9 ottobre 2009