Mozzarelle alla soda caustica: il Riesame scagiona tutti

foto Pixabay©La vicenda delle mozzarelle di bufala campana Dop “corrette” con soda caustica, prodotte con latte misto (bufalino e vaccino) un po’ fresco e un po’ marcio, per di più da animali affetti da brucellosi, volge verso il “lieto fine”. Come per tutte le più belle favole, i suoi protagonisti vivranno felici e contenti, e questo è in fin dei conti un bene, dal momento in cui pensarli costretti agli arresti domiciliari aveva indotto molti di noi a serie preoccupazioni (sai che noia sempre in casa, poveretti!).

Scherzi a parte, c’è da registrare che ancora una volta la legalità, i diritti dei consumatori e l’immagine dei produttori onesti sono divenuti marginali (o addirittura sono scomparsi) nei racconti dei media che si sono occupati del caso. E nelle istanze prese in considerazione dalla nostra Giustizia.

Filatura della pasta per la produzione della mozzarella di bufalaLa notizia del giorno, giunta l’altroieri sera dal quotidiano online Caserta Web, è che i fratelli Bellopede sono stati scarcerati dal Tribunale del Riesame di Napoli “per l’assenza di gravi indizi di colpevolezza”. I due, costretti agli arresti domiciliari sin dal 10 febbraio, sono quindi tornati in piena libertà.

Tra le accuse registrate a loro carico figurano l’adulterazione del latte utilizzato nel ciclo produttivo (latte anche vaccino, di animali affetti da gravi patologie, trattato con soda caustica), la commercializzazione di prodotti alimentari potenzialmente nocivi per la salute e la contraffazione del marchio Dop.

Il provvedimento giunge a pochi giorni da una pari disposizione presa dallo stesso tribunale nei confronti di Gennaro Falconiero, titolare del caseificio San Maurizio, accusato di avere acquistato dal caseificio Sorrentino di Santa Maria la Carità del latte scaduto, poi “resuscitato” con la soda caustica.

Ancora una volta una grave vicenda di cronaca finisce, tanto per rimanere in tema gastronomico, a tarallucci e vino. Ai consumatori va quindi un monito: siate voi stessi arbitri di queste situazioni, orientando sempre al meglio i vostri acquisti, ogni volta che vi trovate a fare la spesa. E che il motto del “Mangiare meno, mangiare meglio” possa sempre più diventare, nel nostro fare quotidiano, una scelta di vita di molti.

6 marzo 2017