A tratti si lacera, a tratti si riunisce, il mondo che compone e circonda il Parmigiano-Reggiano. Dopo l’iniziativa che all’inizio di questo mese aveva visto cento caseifici andare per la loro strada intraprendendo strategie autonome rispetto a quelle consortili, oggi si registra una iniziativa di otto parlamentari emiliani (appartenenti all’intero arco parlamentare) che, sollecitati dagli assessori all’agricoltura delle province interessate (Modena, Parma, Reggio Emilia) e della Regione, hanno lanciato un appello al Governo affinché sostenga il comparto della Dop più nota d’Italia, attraverso misure straordinarie in sede di Finanziaria.
Sempre la settimana scorsa, a Reggio Emilia, si erano registrate numerose prese di posizione e una forte apprensione per via dell’ingresso della Nuova Castelli (una commerciale che tratta entrambi i formaggi di tipo “grana” prodotti in Italia) nel pacchetto azionario del Caseificio Sociale di Masone.
La Coldiretti locale, in particolare, aveva avanzato riserve circa la trasparenza dell’operazione e denunciato l’evidente «perdita di potere dei produttori». Sulla vicenda si era espressa anche la senatrice Ds Leana Pignedoli, lamentando il rischio che si affermi «un modello dominato dalla commercializzazione e dalla capitalizzazione, in cui il produttore anziché co-protagonista diventa solo un lavoratore conto-terzi».
17 ottobre 2009