Napoli: indagato prete antidroga per appropriazione indebita di formaggi (destinati ai poveri)

La chiesa di S. Francesco Caracciolo a Miano, in cui ha operato – più o meno lecitamente – don Carlo De Angelis – foto dal sito web ChiesaDiNapoli.it©

Agea, Mipaaf, consorzi di tutela, e poi Caritas, Croce Rossa e altri enti caritatevoli ancora: l’apparato che gestisce i prodotti agroalimentari destinati agli indigenti è assai composito e articolato. La macchina funziona dal 2008, quando il ministero agricolo gestito da Luca Zaia decise una misura straordinaria che andava a sostenere la crisi di vendite di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Poi arrivarono quelle del Montasio, del Provolone Valpadana, del Pecorino Romano e di quello Toscano, ma anche dell’Asiago e della Fontina: così che – dev’essere una specialità italica  lo straordinario si trasforma in ordinario nel corso del  tempo, senza che nessuno osi mai obiettare alcunché. Come a dire “ha funzionato ieri; perché non ripeterlo oggi?”

E se l’obiettivo principale e più palese è quello di svuotare i magazzini di stagionatura, per far ripartire le vendite e rilanciare le quotazioni (che a volte non coprono i costi di produzione, come negli ultimi tempi accad con il Pecorino Romano) dei prodotti, l’obiettivo manifestamente dichiarato è quello di portare derrate alimentari nelle mense dei poveri, ché è cosa tanto buona e generosa da arrivare diritta al cuore della gente e da accontonare l’eventuale dubbio.

“L’operazione, si ripete nel tempo a ondate, ogni qualvolta ci siano fondi pubblici e necessità di aiutare qualche Dop, e va avanti attraverso l’attività dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (con bandi pubblici come questo, tanto per intenderci) e di enti e organizzazioni periferiche incaricate della distribuzione. Ma da qui a pensare che la merce uscita dai magazzini arrivi sempre e tutta sulle tavole dei poveri nessuno potrebbe scommettere il classico soldo bucato.

Il dubbio e lo scetticismo per fortuna ancora resistono alla retorica delle fiabe a lieto fine, e le perplessità di alcuni sul perfetto funzionamento di questa attività trovarono conferma nel 2009, grazie ad un articolo di Emiliano Fittipaldi sul settimanale L’Espresso. Nel pezzo il giornalista denunciava casi più che dubbi – il principale in Irpinia – riferendo di prodotti scomparsi nel nulla o lasciati scadere sino al sequestro, di ingenti partite di cibo mai arrivato a destinazione, di verifiche fittizie o falsificate dagli stessi enti di controllo.

Il parroco antidroga è di nuovo indagato
A otto anni di distanza da quel grido d’allarme – dopo che i media non avevano mai più ficcato il naso tra le pieghe di quello che appare un meccanismo facilmente soggetto agli illeciti, ecco che la cronaca di questi giorni riferisce di un altro caso, assai circostanziato, stavolta, con tanto di nomi e cognomi, ruoli e fatti di inaudita gravità. A partire dal luglio del 2013, don Carlo De Angelis, 69 anni, di Frosinone, parroco della chiesa di San Francesco Caracciolo del quartiere di Miano, nella periferia nord di Napoli, avrebbe intercettato diverse partite di formaggio per farne traffici illeciti.

Il formaggio – circa due quintali tra Provolone Valpadana e Grana Padano – vennero distratti dalla loro destinazione d’uso e ceduti, in cambio di denaro, a Pasquale Sansone, indagato come il prete ma per ricettazione, in concorso con Ana Maria Nastasa, stretta collaboratrice del parroco, coordinatrice dell’associazione per il recupero dei tossicodipendenti “La Sorgente”, che don Carlo aveva creato anni fa nello stesso quartiere di Miano.

I giornali locali riferiscono dell’incredulità e dello sgomento di larga parte dei parrocchiani, per le sorti di un prete benvoluto dai suoi concittadini, per aver salvato molte vite umane dall’inferno della droga. Una figura, ad ogni modo, quella del sacerdote, che in passato fu coinvolta in vari episodi di cronaca nera, per reati non proprio secondari, come la contraffazione di documenti, la procurata evasione, e il furto di energia elettrica, a cui si aggiunge quello di appropriazione indebita per cui è attualmente indagato.

Per chi voglia maggiori su questa vicenda dettagli, basterà cliccare qui.

24 aprile 2017