Giochi fatti per il futuro del Mipaaf: dopo Zaia ancora un leghista

Si chiama Sebastiano Fogliato ed è un imprenditore agricolo dell’astigiano, il candidato a ricoprire l’incarico di ministro dell’agricoltura nel caso in cui l’attuale numero uno del dicastero di via XX Settembre, Luca Zaia si aggiudicasse la poltrona di Governatore della Regione Veneto alle imminenti elezioni regionali e sempre che il capogruppo della Lega Nord alla Camera Roberto Cota la spunti su Mercedes Bresso in Piemonte.

L'onorevole Sebastiano Fogliato, Lega NordFogliato (nella foto), nato a Torino 42 anni fa e dal maggio del 2008 iscritto al Gruppo Parlamentare della Lega Nord, è membro dell’attuale Commissione Agricoltura e nell’aprile 2008 è stato cofirmatario di un progetto di legge “in favore dell’allevamento bovino da latte nei territori montani” (chi voglia leggerlo, può trovarlo qui),  in favore dei produttori di latte della montagna.

A seguito della gestione Zaia, distintasi rispetto alle precedenti in quanto ad attività di sostanza e di comunicazione, il dicastero agricolo appare tanto appetibile che la Lega Nord non intenderebbe perderne il controllo, nonostante il settore agricolo sia uno dei comparti maggiormente in crisi e senza prospettive di sostanziali riprese. Attualmente ad esso o tramite esso convergono cospicui finanziamenti sia nazionali che comunitari, che stanno spostando il peso del ministero da ruolo secondario a ruolo emergente, anche per il consenso che lo stesso Zaia avrebbe conseguito e non solo negli ambienti leghisti.

Da sottolineare inoltre come, nonostante le differenti radici politiche, negli ultimi anni siano accresciute le convergenze tra il ministero e il principale sindacato agricolo italiano, la Coldiretti, in sintonia su tantissime tematiche, dalla tracciabilità dei prodotti alla loro etichettatura, dalla lotta alla contraffazione alimentare al “no agli Ogm”. Scelte e indirizzi che, vista la vicinanza governativa e leghista alle realtà industriali, potrebbero però venirsi a modificare in un prossimo scenario politico.

24 marzo 2010