San Donato, località alle porte di Milano, potrebbe diventare un polo sperimentale per una distribuzione innovativa dei prodotti del territorio. Il progetto, che punta ad offrire una sana alimentazione a basso tasso glicemico, è denominato “Eat” ed è promosso dal locale Policlinico e dall’Eni. Secondo le prime indiscrezioni vedrà presto l’installazione di un primo erogatore automatico in grado di gestire frutta, yogurt, formaggi, frullati e altri spuntini “alternativi”, tutti lombardi, con prevalenza di quelli “a chilometro zero”, coltivati nell’area agricola a sud di Milano.
Tra gli obiettivi dichiarati dal progetto, vi è l’installazione presso il Policlinico stesso e, a seguire, in una scuola-pilota. Dopodiché, in ragione dei risultati ottenuti, l’operazione potrebbe assumere una dimensione ed un valore maggiori, sia per i consumatori che per i produttori.
Altri concreti vantaggi, il ridotto impatto ambientale relativo ai limitati trasporti, una garanzia sulla freschezza delle merci, e un avvicinamento delle famiglie alle aziende produttrici. Quest’ultimo fattore è destinato a innescare poi gli acquisti diretti in fattoria, che tanto i produttori auspicano per uscire fuori dai consueti meccanismi distributivi che oramai lasciano appena le briciole a chi produce.
L’operazione è stata resa possibile anche grazie ad un accordo tra il nosocomio e la Coldiretti. Un vincolo che rappresenta un neo dell’iniziativa in quanto preclude l’opportunità di uno sbocco commerciale nuovo a chi abbia deciso di aderire ad altre organizzazioni sindacali e a chi non accetti l’idea di farsi rappresentare da terzi.
20 maggio 2011