Asiago Dop: sempre più stretto il legame con le proprie radici

La messa in fascera della pasta casearia per la produzione dell'Asiago Dop di montagna - foto Consorzio Tutela Asiago Dop®«La parola data vale più di quelle scritte»; è così che lo storico dell’Altopiano d’Asiago Giancarlo Bortoli ha salutato la notizia del trasferimento della sede legale del consorzio di tutela ad Asiago, avvenuta la scorsa settimana in occasione dell’assemblea annuale dei soci. Davanti Roberto Gasparini, presidente del consorzio, a Roberto Rigoni Stern, vicesindaco di Asiago, e ad Andrea Benetti, assessore della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei 7 Comuni”, Bortoli ha tenuto a sottolineare che «il primo documento che attesta per iscritto la presenza di sette malghe nella piana di Marcésina risale al lontano 1260».

«La tradizione dell’allevamento», ha precisato lo studioso, «arcaicamente ovino e transumante, è testimoniata dalla diffusione, nella toponomastica della zona – così come di quella dei territori circostanti – del topònonimo di via Pelosa». Un nome che, ha spiegato Bortoli, «stava a indicare la strada seguita dal gregge delle pecore nei suoi spostamenti. Un percorso lungo il quale i fiocchi di lana che restavano impigliati alle asperità e a i rovi venivano raccolti dai bambini per ricavarne, negli anni, dei cuscini».

Bortoli ha accostato questi episodi di storia e tradizione alla solennità con cui si è celebrato il trasferimento della sede legale del Consorzio da Vicenza ad Asiago, presso la sede della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei 7 Comuni”, riconoscendo nell’atto simbolico la volontà di fare dono al territorio di una componente identitaria fondamentale.

Con l’occasione, i responsabili del consorzio hanno comunicato i dati della produzione 2010, che hanno visto prevalere ancora una volta l’Asiago Fresco (1.439.299 forme) sull’Asiago Stagionato (245.751 forme), per una produzione complessiva di 1.685.050 forme, con una quotazione media di 4,68 €/kg, contro i 4,18 €/kg di fine 2009 (+11,96%). Per realizzarle sono stati lavorati 2.087.894 quintali di latte.

Per quanto concerne i consumi, si continua a registrare la prosecuzione del trend positivo in atto da alcuni anni, cin un +2,1% su base nazionale e un picco del centro Italia e Sardegna pari a +18,28% (dati Ismea/Nielsen). Incremento anche sul fronte delle esportazioni, con un’accelerazione registrata nel secondo semestre dell’anno: lusinghiero il +30% medio, con incrementi significativi in Australia (+49%), Svizzera (+43%) Stati Uniti (+32%). Altri mercati significativi: Germania, Francia, Austria, Spagna e Canada.

A conclusione dell’incontro, il presidente Gasparini ha tenuto a precisare che «il trasferimento della sede legale sull’Altopiano dei 7 Comuni non è solo un atto dovuto ma il punto d’inizio di un percorso che porterà a rendere sempre più stretto il legame tra l’Asiago Dop e il suo territorio di origine».

17 giugno 2011