L’insidia al Grana Padano arriva dalla vicentina Brazzale

Animali al pascolo e fileira ecosostenibile. Sono queste due delle chiavi di volta della superiorità del Gran Moravia della vicentina Brazzale

Mentre a trionfare in Germania è il Grana Padano, sì, ma quello bio e senza lisozima della montagna piacentina, il “Consorzione” della Dop più venduta d’Italia si appella all’Ue per essere difeso da sedicenti “falsi made in Italy” che avrebbero la “colpa” di usare l’aggettivo “Gran” (Grande), altrimenti interpretato come sostantivo (Grana).

Intervenendo al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione (il luogo più presidiato del momento per la visibilità che offre, grazie alla larga presenza della stampa nazionale, n.d.r.), il direttore generale del Consorzio del Grana Padano Stefano Berni ha parlato di tutela del made in Italy agroalimentare, sottolineando «che oltre il 40% del formaggio grattugiato in Italia è fatto con latte e prodotto straniero», e che «molti pezzi di formaggio denominati “Gran” con a seguito un aggettivo foneticamente italiano, provengono invece da Paesi dell’est europeo».

«Dalle nostre stime», ha proseguito il numero uno del consorzio, «se fossero eliminate le sempre più numerose imitazioni, il dato relativo all’export dsleale deiel Grana Padano, nel 2010 pari a circa 720 milioni di euro, potrebbe addirittura raddoppiare. Un danno gravissimo, dunque, non solo per i nostri operatori, ma per tutto il made in Italy, per i consumatori e, più in generale, per il sistema economico».

Peccato davvero che un esperto della levatura del dottor Berni trascuri il fatto che proprio nell’est europeo è presente una filiera lattiero casearia ecosostenibile di fronte alla quale molti dei nostri produttori (soprattutto chi alimenta le bovine a suon di insilati) potrebbero, o meglio dovrebbero, togliersi il cappello.

Oltre mille chilometri quadrati di terreni coltivati per 15mila capi di bovine da latte. È anche qui il successo della filiera ecosostenibile del Gran MoraviaEd è proprio la realtà più apprezzabile di quell’area geografica – il Moravia della Brazzale di Zanè (VI), prodotto nell’omonima regione ceca – che di questi tempi sta incalzando l’immagine e il predominio del Grana Padano sul mercato italiano ed europeo: dopo il secondo gran battage pubblicitario, effettuato sui maggiori quotidiani italiani nel corso dell’estate, l’azienda vicentina sta per esordire come main sponsor del Cheese di Bra, la manifestazione casearia di Slow Food che per anni è stata sostenuta proprio dal Grana Padano.

Coincidenze?

2 settembre 2011