Dalle stalle del varesotto alle stelle degli alberghi del territorio: è questo il senso dell’iniziativa promossa dalla Federalberghi di Varese e dalla cooperativa agricola Latte Varese, che hanno di recente firmato un accordo per promuovere i prodotti tipici garantiti dal marchio “Latte Varese” attraverso la valorizzazione e il loro utilizzo nelle strutture ricettive.
È così che gli alberghi del varesotto offriranno una maggiore visibilità alle produzioni locali, in un’ottica di valorizzazione dei prodotti tipici e di sostegno ad una filiera lattiero casearia che si impegna a rimanere legata al concetto di “km zero”. L’accordo mira ad incentivare l’utilizzo da parte degli albergatori di prodotti garantiti e certificati, provenienti dalle aziende agricole del territorio e offerti dalla cooperativa Latte Varese.
Spazio dunque nei menù a latte, burro, yogurt e formaggi la cui materia prima è prodotta unicamente nelle aziende agricole della provincia, in genere a dimensione familiare. L’accordo prevede una promozione basata su un calendario di iniziative finalizzate a valorizzate i prodotti locali e stagionali, in collaborazione con il consorzio “Varese da Gustare”. Negli alberghi che ne faranno richiesta potranno essere allestiti appositi corner espositivi dedicati alla promozione dei prodotti tipici. Gli allestimenti saranno possibili grazie al materiale (vetrofanie, folder, etc.) realizzato per l’occasione, al fine di rendere evidente ai clienti delle strutture ricettive l’utilizzo di prodotti dal territorio.
«Siamo consapevoli», ha detto a tale proposito il presidente di Federalberghi Varese Guido Brovelli, «che non solo è fondamentale garantire qualità alimentare, ma che la promozione del territorio passa anche attraverso la valorizzazione delle sue tipicità». «Gli albergatori», ha aggiunto il presidente di Latte Varese Fabio Binelli, «possono essere uno veicolo qualificato per far conoscere ai visitatori del varesotto il nostro splendido territorio e la sua agricoltura, piccola ma vivace, in grado di offrire sapori da ricordare».
10 dicembre 2011
