24 novembre 2008 – A sette anni dall’Expo di Milano, l’ente Parco Agricolo Sud del capoluogo lombardo cerca la via per una riqualificazione di “un territorio a rischio di cementificazione”, e lo fa attraverso un accordo con Slow Food nazionale, come comunicato in una nota congiunta delle due realtà, diramata in questi giorni alla stampa.
A siglare l’accordo, sabato scorso 24 novembre presso l’Abbazia di Chiaravalle, sono stati il presidente dell’ente lombardo, Bruna Brembilla, e il segretario nazionale di Slow Food Italia Silvio Barbero.
Le aziende presenti nel Parco, che si estende per circa 47mila ettari, verranno coinvolte in progetti di solidarietà e di sostenibilità, tra cui i mercati contadini a filiera corta e la vendita diretta, a partire dalla primavera prossima.
«L’agricoltura di un Parco come il nostro, prossimo alla metropoli milanese», ha dichiarato Bruna Brembilla, «necessita di un’attenzione e di una promozione costanti, anche in funzione dell’Expo del 2015 che ha scelto l’alimentazione come tema centrale. Per fare questo il Parco Sud sta lavorando in diverse direzioni: dalla creazione del marchio di qualità ambientale per i prodotti locali, alla valorizzazione della filiera corta e delle aziende agricole, fino al progetto odierno di un mercato dei prodotti del Parco, in collaborazione con Slow Food. L’intesa che abbiamo stipulato oggi va in questa direzione e offre un’opportunità ulteriore di promuovere e di valorizzare al meglio la nostra terra e di avvicinare i suoi prodotti ai cittadini e alle cittadine che sono i consumatori finali».
«Le occasioni di incontro e scambio tra i produttori della campagna alla periferia di Milano e i co-produttori, come noi definiamo i consumatori, offrono l’occasione unica», ha aggiunto Silvio Barbero, «di dimostrare con un esempio concreto come sia possibile fornire cibo buono, pulito e giusto anche nelle grandi città».
I punti salienti del protocollo:
Il Parco e Slow Food intendono condividere un percorso di collaborazione finalizzato allo sviluppo di interventi e progetti che abbiano un modello virtuoso di gestione del territorio agricolo, delle aziende agricole presenti, oltre che sostenere un insieme di progetti mirati alla valorizzazione del prodotto locale e allo sviluppo della filiera corta che possa creare interesse per gli abitanti dell’area metropolitana, anche in funzione di Expo 2015, e che può essere così sintetizzato:
• promozione dell’agricoltura di prossimità,
• promozione delle aziende agricole che saranno rispettose dei temi della sostenibilità ambientale
• valorizzare del prodotto locale tramite la realizzazione della filiera corta
• promozione di mercati della terra e della vendita diretta
In sintesi l’obiettivo è raggiungere insieme una produzione agroalimentare di eccellenza ottenuta attraverso processi sostenibili sia sotto il profilo ambientale che sociale e che si ispirino ai criteri di qualità enunciati da Slow Food e riassunti nei requisiti “buono, pulito e giusto”.