La frenata secca, oltre la curva, e lo schianto. Per il conducente dell’Audi non è stata questione di riflessi: giovedì sera a Rionero Sannitico per poco non ci è scappato il morto, a causa d’una vacca vagante sul manto stradale. Fatto non inconsueto a queste longitudini, ma stavolta non parliamo di un viottolo di campagna bensì della statale 652.
Due le auto coinvolte (oltre alla Audi una Fiesta) e passeggeri miracolosamente illesi, mentre l’animale è morto sul colpo, come rilevato dalle forze dell’ordine intervenute sul luogo dell’incidente. La cosa apparentemente più sconcertante per chi sia avvezzo alla legalità, è che la bestia era sprovvista di marche auricolari e microchip, per cui per i due sfortunati automobilisti non “esiste” una controparte responsabile dell’incidente e le auto se le dovranno riparare a spese proprie.
La notizia fa il paio con altre che via via rintracciamo nella nostra rassegna stampa quotidiana, dall’allevatore-casaro abusivo scovato in pieno centro a Palermo, a fine marzo, ai cavalli per le corse clandestine sequestrati la settimana scorsa a Catania.
Nel marzo scorso era stato un atto intimidatorio nei confronti dell’assessore di Cava dei Tirreni Vincenzo Lamberti a destare l’attenzione degli inquirenti e della stampa locale. Anche in quel caso l’increscioso episodio (l’assessore venne invitato a occuparsi d’altro) venne senza dubbio legato al sequestro di quattro bovini disposti dal Lamberti.
Sconcertante dover notare come, anche nel nostro settore, la legalità per alcuni soggetti sia un optional e che questo abbia costi sociali di vario genere, e per gli esseri umani e per gli animali da reddito.
21 aprile 2012