Misure d’urgenza dall’Ue a sostegno del Parmigiano

foto del Consorzio di Tutela Parmigiano-Reggiano Dop®Della necessità di introdurre modifiche al disciplinare del Parmigiano-Reggiano si era parlato, seppur in via del tutto transitoria, a tempo di record, dopo il terremoto che domenica scorsa ha funestato le province di Ferrara, Mantova, Modena e Rovigo. E le modifiche sono arrivate, in quattro giorni, subito accordate dall’Unione Europea vista la grave situazione venutasi a creare in tredici locali di stagionatura e caseifici.

A dare la notizia alla stampa, giovedì scorso, è stato lo stesso ministro Mario Catania, che ha ufficializzato «la modifica temporanea del disciplinare che consente ai produttori di Parmigiano-Reggiano…» «…di collocare temporaneamente il prodotto non danneggiato in altre strutture di magazzinaggio, anche al di fuori della zona di origine». È così che il numero uno del dicastero agricolo ha ufficializzato l’adozione della modifica temporanea del disciplinare, conformemente all’art. 9 comma 4 del Regolamento CE n.510/2006, ed in attuazione delle disposizioni delle autorità sanitarie che impongono la rimozione delle forme presenti nelle strutture danneggiate.

L’evento sismico, che ha causato il crollo di migliaia di forme stoccate imponeva una rapida definizione della modifica temporanea del disciplinare, grazie alla quale i produttori hanno già avviato lo sgombero dei locali; per le forme che risulteranno esenti da danni sarà possibile, assicurando la piena tracciabilità dei trasferimenti, la ricollocazione in altre strutture di magazzinaggio evitando così i rischi di ulteriori danni o deterioramenti.

A rendere così rapida la definizione di queste deroghe si è rivelato prezioso l’intervento del commissario europeo all’agricoltura, Dacian Ciolos, che già mercoledì scorso aveva «richiesto ai suoi uffici competenti la disponibilità a lavorare e a trovare delle soluzioni a breve e a medio termine con le autorità italiane».

Per valutare i danni derivanti dal terremoto al settore agroalimentare è stato attivato un coordinamento con gli assessorati all’agricoltura delle Regioni interessate (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto), le associazioni e i consorzi. Il ministro per le politiche agricole e alimentare, Mario Catania, ha già fatto sapere che danni rilevanti riguardano proprio i magazzini di conservazione dei formaggi Parmigiano Reggiano e Grana Padano, ma anche perdite in strutture di lavorazione e trasformazione (acetaie, cantine, caseifici) ed in aziende agricole a seguito di crolli di stalle e magazzini.

26 maggio 2012