Dopo la “mozza” blu le scuole di Milano fanno “ciao” al Grana Padano

Ha scatenato tanta preoccupazione e non pochi clamori, ma presto il “caso” è rientrato. La famigerata “mozzarella blu”, quasi un marchio di fabbrica della peggiore produzione industriale, ha fatto il suo ingresso nei giorni scorsi nelle mense scolastiche milanesi, provocando una forte e naturale reazione da parte dei genitori. E così, ancora una volta, come già accaduto in passato, i papà e le mamme degli alunni si son ritrovati sul piede di guerra contro la gestione della società Milano Ristorazione.

La mozzarella blu balzata ai disonori delle cronache alla scuola Matteucci, nel capoluogo meneghino, ha spinto la società partecipata dal Comune a rendere pubblici con grande tempestività i risultati delle analisi affidate all’Istituto Zooprofilattico sulle mozzarelle incriminate. Questo per attestare come il problema riguardasse solo alcune di esse e in maniera marginale (“su uno dei sei bocconcini da 30 grammi è visibile un’unica macchia con colorazione azzurra di dimensioni di circa 4 millimetri”). I responsabili dell’azienda si sono affrettati a sottolineare come “il ceppo isolato di pseudomonas fluorescens, a bassa carica batterica, porti ad escludere la possibilità di gravi alterazioni del prodotto”, peraltro “solo qualora la catena del freddo non fosse garantita”.

A qualcosa di buono però l'”incidente di percorso” ha portato: in attesa di entrare in funzione, le commissioni Educazione e Partecipate a Palazzo Marino e la presidente di Milano Ristorazione, Gabriella Iacono hanno comunicato la reintroduzione del Parmigiano-Reggiano a discapito del Grana Padano e un giro di vite, seppur temporaneo, sui formaggi freschi (il tempo di introdurre, prima dell’apertura del prossimo anno accademico, le più rigorose verifiche e anche essi rientreranno in menu, ndr).

Il lassismo e le non poche polemiche che avevano accompagnato la gestione delle mense scolastiche milanesi prima dell’insediamento della giunta Pisapia sono alle spalle. I genitori e i loro bimbi sembrano guardare fiduciosi ad un futuro prossimo in cui l’alimentazione nell’ambito scolastico possa ritornare ad essere anche affar loro.

26 maggio 2012