Parmigiano: Gema punta forte sul prodotto di montagna

Presentato nel novembre del 2016, il progetto di un grande magazzino di stagionatura dedicato al Parmigiano Reggiano “Prodotto di Montagna”, sta per prendere corpo nel comune di Montese, a 850 metri di altitudine, in provincia di Modena. Con l’inizio del prossimo anno i caseifici della provincia modenese che producono in zona montana potranno quindi stagionare il proprio Parmigiano Reggiano in una struttura al passo con i tempi: modernamente attrezzata, concepita in maniera razionale e logisticamente ben posizionata per ricevere e spedire merce.

La costruzione dell’immobile, destinato ad ospitare sino a 170mila forme, è stata avviata nel gennaio scorso, sostenuta dal Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano e realizzata dalla Gema SpA (che a Castelnuovo di Sotto, nel reggiano, ha un impianto da 230mila forme) con un investimento complessivo di circa 9 milioni di euro, sostenuto dal Banco San Geminiano e San Prospero di Modena.

La struttura, che occupa un’area di 25mila metri quadrati, sarà quindi presto pronta ad accogliere le forme di Parmigiano Reggiano “Prodotto di Montagna” per cui è stata progettata, e ad avviarle al commercio con la marchiatura addizionale prevista, che garantirà ai produttori una maggiore remuneratività e ai consumatori l’aderenza ad un disciplinare più restrittivo. Vi lavoreranno dieci dipendenti formati presso la Gema di Castelnuovo di Sotto, tutte persone che nei mesi scorsi sono state trainizzate sulle modalità e le procedure di stoccaggio e di movimentazione delle forme, che prevedono l’utilizzo di tecnologie tra le più avanzate in uso attualmente in Italia.

Il progetto Parmigiano Reggiano “Prodotto di Montagna”, avviato nel 2008, coinvolge nella sola provincia di Modena ben quarabtadue caseifici, con una produzione annua di 194mila forme.

Riportiamo infine una voce, circolante da qualche tempo, secondo cui alcuni caseifici posti in zona montana in altre province avrebbero già manifestato interesse ad usufruire di una struttura all’avanguardia, la prima nell’àmbito della stagionatura di formaggi ad aver ottenuto la certificazione UNI EN ISO 22000:2005  sulla “sicurezza alimentare”.

11 settembre 2017