C’è la Murgia pastorale nell’abbraccio a Matera per il 2019

Un’immagine di pastorizia in uno jazzo, tipica costruzione rurale del nostro Meridione – foto dal sito web www.jazzi.it

Ha preso avvio nei giorni scorsi il programma di attività denominato “La Murgia abbraccia Matera”, un’azione con cui la Regione Puglia intende avviare progetti di recupero e di valorizzazione del patrimonio dell’architettura rurale e dell’archeologia industriale dismessi, attraverso forme di riuso e fruizione dei beni che, a detta dei fautori dell’iniziativa, si preannunciano inedite.

Il progetto entra nella sua fase attiva in questi giorni, a seguito della determinazione della Sezione per la Valorizzazione Territoriale del Dipartimento “Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio” (determinazione n. 187, pubblicata nel Bollettino Ufficiale del 21 settembre) che dà il via libera all’adozione degli strumenti operativi della misura.

«L’iniziativa», spiega Enzo Colonna, presidente del gruppo consiliare “Noi a Sinistra per la Puglia”, «dà seguito a una norma inserita con un mio emendamento tra le disposizioni del bilancio regionale di previsione 2017 e pluriennale 2017-2019 (legge n. 40/2016), con la quale sono stati destinati 150 mila euro per l’anno in corso e analoga previsione per i successivi due anni». L’intervento servirà per finanziare le attività di salvaguardia, riuso e fruizione, la divulgazione e la didattica (corsi, laboratori), la realizzazione di itinerari culturali e di percorsi tematici e altre iniziative quali la promozione turistico-culturale, lo studio, il censimento e la catalogazione scientifica dei beni appartenenti al vasto patrimonio dell’architettura rurale e dell’archeologia industriale, in coerenza con gli obiettivi fissati dalla legge regionale numero 1 del 2015, in materia di “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale”.

I Comuni interessati dall’intervento

Per l’avvio di interventi in via sperimentale sono stati individuati i territori di alcuni dei Comuni della Murgia barese e tarantina prossimi alla Città di Matera, che nel 2019 sarà Capitale Europea della Cultura: Altamura, Gravina, Ginosa, Laterza e Santeramo. Altri interventi sono previsti con riferimento alle cave di bauxite presenti nei Comuni di San Giovanni Rotondo, Spinazzola e Otranto.

Due le linee di intervento previste: il concorso di idee “La Murgia abbraccia Matera” e le iniziative di animazione territoriale nei Comuni:

Concorso di idee “La Murgia abbraccia Matera” – Attraverso un concorso di idee, la Regione Puglia potrà acquisire proposte progettuali finalizzate al recupero e alla valorizzazione di manufatti storici legati ai settori produttivi peculiari della Murgia (agricoltura e pastorizia: ad esempio jazzi, poste, piscine, cisterne e abbeveratoi). Il concorso è aperto – come previsto dal codice degli appalti (d.l. 50 del 2016) – a ingegneri e architetti, in forma singola o associata.

Il bando sollecita un approccio multidisciplinare segnalando la possibilità, per i professionisti designati, di avvalersi di partner e consulenti quali, ad esempio, designer, dottori agronomi e forestali, esperti in conservazione dei beni culturali, archeologi, esperti di comunicazione ed anche di enti privati senza scopo di lucro che abbiano maturato esperienza almeno quinquennale nei settori dell’archeologia industriale, architettura rurale, studio e promozione del territorio.

Le proposte dovranno essere finalizzate alla valorizzazione dell’identità territoriale, del paesaggio e dei manufatti dell’archeologia industriale e delle architetture rurali della Murgia, territorio-cerniera tra il resto della Puglia e la Basilicata, che conserva ancora resti di antichi e importanti tracciati commerciali come la via Appia, con alcune tra le più importanti testimonianze di archeologia rurale d’Italia.

Una commissione valuterà le proposte tenendo conto di qualità progettuale, modalità attuative, sostenibilità economica, capacità di ampliamento degli itinerari turistico-culturali, previsione di azioni di mobilità dolce del territorio, capacità di coinvolgimento delle attività della filiera agro-pastorale, artigianale e di realtà associative del territorio.

La graduatoria finale determinerà i tre vincitori del concorso. Al primo classificato spetterà un premio di 15 mila euro; 10 mila andranno al secondo e 5 mila al terzo (tutti al netto di iva e oneri previdenziali). Tutti gli elaborati presentati diventeranno di proprietà della Regione Puglia, che si riserva la possibilità di utilizzarli per avviare procedure di realizzazione condivise con gli enti locali dei territori interessati e per affidare al primo classificato la successiva fase di progettazione.

Le domande, complete di tutti i documenti e delle tavole progettuali, dovranno pervenire alla competente Sezione per la Valorizzazione Territoriale entro le ore 12 del 60° giorno dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Iniziative di animazione territoriale dei Comuni

La seconda azione riguarda gli otto comuni individuati dalla legge regionale (oltre ai cinque dell’area murgiana, i tre che ospitano le cave di bauxite) nei quali saranno avviate, da parte degli stessi enti locali, iniziative di animazione territoriale e partecipazione finalizzate alla ricognizione dei fabbisogni delle comunità locali e all’individuazione di proposte innovative per la valorizzazione culturale del patrimonio di archeologia industriale e rurale.

Per tali attività, i Comuni potranno beneficiare di un contributo regionale (di circa 8 mila euro), previa sottoscrizione del disciplinare, adottato con la predetta determinazione dirigenziale, in cui saranno definiti obiettivi e modalità degli interventi.

In particolare i Comuni dovranno presentare, entro il 10 ottobre, una relazione preliminare con il crono-programma delle attività di partecipazione da svolgersi e, entro il 28 febbraio 2018, una relazione finale che permetta di individuare il raggiungimento degli obiettivi proposti.

Le spese ammissibili (tra cui quelle relative a forniture, noleggio di attrezzature, promozione e divulgazione, servizi) devono essere funzionali alla realizzazione e all’operatività dell’intervento e dovranno essere rendicontate.

«Con “La Murgia abbraccia Matera”», conclude Enzo Colonna, «la Regione Puglia punta ad aumentare l’attrattività dei propri territori interni, in vista di “Matera 2019”, valorizzando il vasto patrimonio culturale, materiale e immateriale con una elaborazione progettuale dal basso, attarverso una crescita sostenibile e diversificata delle aree interessate e dell’intero territorio regionale».

Dal nostro canto c’è l’auspicio che, in cotanto impegno, i territori e le attività rurali interessate dall’iniziativa vengano rivalutati in chiave attiva e produttiva e non nella semplice accezione celebrativa o museale, come spesso accade quando gli interventi sono tardivi ovvero se le dovute sensibilità sono assenti.

2 ottobre 2017