Per qualche ora ci eravamo illusi. Illusi che qualcuno, volendo fare qualcosa (o meglio molte cose) con la lana dei pastori sardi, avesse avviato quel fantastico circolo virtuoso che potrebbe restituire un minimo di quel che i custodi delle zone interne (e spesso impervie) dell'isola hanno dato in secoli di storia e di cultura. E invece no; anche stavolta i pastori rimangono al palo, a guardare chi fa business e per il solo fatto di avere successo viene osannato, incensato, adulato.
Stiamo parlando della Edilana di Guspini, e della sua fondatrice Daniela Ducato, balzata ancora agli onori della cronaca per un premio, una menzione, un nuovo progetto, una conferenza stampa condivisa con i vertici della Regione Sardegna, e chi più ne ha più ne metta.
Ben inteso, nulla da eccepire sulle doti imprenditoriali della signora Ducato, che con le sue varie attività fondate sulla green-economy e con molti e simpatici giochi di parole (uno per tutti: "trasformiamo le eccedenze dell'agricoltura in eccellenze per l'architettura") fa e dice cose apprezzabili, con una filosofia di fondo stimabilissima.
È un'attività imprenditoriale quella della società di Guspini, nel Medio Campidano, con una forte caratterizzazione, che porta e dà lavoro (cinquecentosettanta le persone occupate, tra dipendenti e indotto) in un territorio in cui la crisi incombe e le aziende di successo sono come le mosche bianche. Ma quello che stride alle nostre orecchie è l'incompiutezza dell'operato, il paradosso evidente tra un fare espressamente etico e sociale, sottolineato dalla ricerca di un "dialogo col territorio" (concetto reiterato dalla Ducato nelle innumerevoli interviste), laddove il dialogo riesce sì ma solo con partner industriali (la lana proviene dagli scarti di lavorazione del tessile), artigianali e commerciali, e ora con quelli istituzionali. Ma non con il mondo pastorale.
Agganciandoci a quanto detto recentemente dal governatore Cappelacci, che ha definito le molteplici attività della Ducato "una sfida vincente per tutta la Sardegna", potremmo aggiungere "tranne che per i pastori". E questo stride, e non poco, con le innumerevoli promesse fatte da chi in più occasioni si è impegnato ufficialmente – a nome proprio e della sua giunta – a sostenere, per l'appunto, l'economia agro-pastorale.
A quando un po' di coerenza e compiutezza d'azione da parte di questi due protagonisti dell'imprenditoria e della politica regionale sarde? A quando l'inserimento dell'ultimo tassello "sociale e solidale" nel bel quadretto di questa Sardinia Felix? In attesa di una risposta degli interessati, che forse mai arriverà, saremmo curiosi di sentire l'opinione dei pastori, oltre che dei nostri lettori…
9 giugno 2013
Per saperne di più
Il sito web dell'azienda Edilana
per l'edilizia, la casa, l'abbigliamento, il design, la moda, l'arredo, il verde, etc. (termoisolanti, igrometrici, fonoassorbenti, disinquinanti per l'edilizia, l'architettura, la casa e l'agricoltura ecologiche; tutti prodotti realizzati con lana di pecora sarda!)
Il suo lavoro in campo aeronautico (pdf)
Il valore riconosciuto dall'azienda alla lana di pecora sarda
Le eccedenze che diventano eccellenze
La pagina Facebook della Edilana
Una breve rassegna stampa degli ultimi mesi
Nasce Casa Verde CO2.0, bio-edilizia con lana di pecora
In Sardegna l'edilizia punta sulla lana di pecora
La lana di pecora sarda protagonista nell'edilizia sostenibile
Nule, "cappotti" di lana sugli aerei – Un brevetto tutto made in Sardinia
Video
Conferenza stampa congiunta "La Casa Verde CO2.0"
Edilana Ambiente Italia 01-01-2011
Luci di Lana Cruda su Panca Odorosa ripiena di erbe