Verso una nuova pastorizia. Che affida le proprie greggi ai droni

Un'immagine tratta dal video "Shep the Drone - Worlds first Drone Sheepdog"Utilizzati in origine per scopi militari, poi in tempi più recenti per varie attività civili – dai servizi antincendio alle fotografie aeree – i droni stanno trovando sempre nuovi ambiti applicativi, anche nel mondo agricolo. Per quanto la cosa possa sembrare semplicemente curiosa, le ultime notizie, che arrivano dall'Irlanda e dall'Oceania, lascerebbero intravedere qualche cambiamento di rilievo anche nella pastorizia.

Ad informarcene sono alcuni dei quotidiani più popolari del mondo anglosassone, il britannico Telegraph e lo statunitense Wall  Street Journal, che danno grande risalto all'ultima applicazione di questi piccoli elicotteri senza pilota, comandati a distanza. In sostanza, e le documentazioni video (link in basso nella pagina) a disposizione non lascerebbero spazio a fraintendimenti, i droni sarebbero un mezzo ideale per gestire le proprie greggi.

Un drone a quattro rotori, simile a quelli che vengono usati in Irlanda e Nuova Zelanda per la pastorizia - foto ZullyC3P - Creative Commons License©A testimoniarlo sarebbe il caso del pastore irlandese Paul Brennan di Carlow, cittadina del sud-est del Paese, che ha affidato al fratello minore la gestione del suo gregge, dopo aver provato in prima persona l'affidabilità della cosa. Allo stesso modo, l'allevatore neozelandese Michael Thomson assicura che grazie al drone – un quadropter a quattro rotori – sua sorella può spostare le proprie pecore – e sono più di mille – alla ricerca dei pascoli migliori, e senza dover trascurare le faccende domestiche. I cani pastore e gli stessi pastori a cavallo – o con il fuoristrada – sono così avvisati: il tempo del loro prepensionamento sembrerebbe ormai prossimo.

Dal canto loro le pecore sembrano farsi guidare né più né meno dove il drone vuole condurle, ma nulla si sa circa lo stress che questa innovazione potrebbe indurre loro. Eppure la ricerca sviluppata sin dal 1995 nel Regno Unito dal progetto Robot Sheepdog Project sembrerebbe ormai a buon punto, e il costo di un drone – allora inavvicinabile per un pastore – è sceso attorno ai 500 dollari Usa: come in ogni innovazione i vantaggi dovranno superare gli svantaggi prima che il cambiamento possa essere introdotto e dirsi reale.

Un'immagine tratta dal video "Shep the Drone - Worlds first Drone Sheepdog"Pascolare pecore su terreni impervi ed estesi, lasciando al pastore la libertà di fare anche altro, sembrerebbe un vantaggio inestimabile, ma se solo si pensa alle insidie esistenti in natura, a partire dalla presenza dei predatori, si dovrà vedere alla lunga quale sarà il piatto della bilancia a pesare di più sul fronte del cambiamento.

Per chi volesse saperne di più, tra le tante letture disponibili abbiamo selezionato questo articolo del Wall Street Journal e questo breve ma efficace video, che dalla data di pubblicazione (27 marzo) sta viaggiando alla media di 35mila visualizzazioni al giorno.

13 aprile 2015