Furono i pastori a tracciare 5mila anni fa la Via della Seta

Immagine tratta da wikipedia Creative Commons LicenseLa Via della Seta, che per secoli vide un’infinità di carovane trasportare merci d’ogni genere dall’antica Cina all’antica Roma, su un reticolo viario di 8mila chilometri, sarebbe stata disegnata – in origine, attraverso i loro spostamenti – da popolazioni di pastori transumanti dell’Asia Centrale.

A denominarla così (Seidenstraße) fu, nel 1877, il geografo tedesco Ferdinand von Richthofen nella sua opera “Tagebucher aus China”. Da allora e sino ad oggi quel reticolo di vie e di tracciati erano stati mal interpretati come se fossero la risultante di percorsi tracciati cercando la via più breve o sicura tra due città.

Un team di ricerca della Washington University, guidato dal Professor Michael Frachetti, ha invece considerato il possibile ruolo che le popolazioni di pastori nomadi hanno giocato nel tracciare i primi percorsi. Questi gruppi si spostano ogni anno con le loro greggi, alla ricerca di erba fresca, di pascoli, verso le quote più alte, fino a sfiorare i quattromila metri di altezza in estate e giù sino ai 750 metri in inverno.

Lo studio ha dimostrato come nei loro spostamenti, i pastori scelsero per ogni itinerario un percorso tra quelli possibili, e lo preferirono ad altri in base alla situazione climatica del momento e alle diverse difficoltà che le varie alternative prospettavano loro. Grazie alla simulazione al computer elaborata dai ricercatori, è stato evidenziato che alcuni sentieri sono stati percorsi spesso, e altri più di rado.

Secondo gli studiosi dell’università statunitense, la rete così tracciata coincide in gran parte con la ricostruzione archeologica di alcuni tratti della Via della Seta. Da qui gli studiosi sono giunti alla deduzione secondo cui, nel corso di migliaia di anni, i sentieri più battuti dai pastori (si ipotizza già attorno al 3.000 a.C.) siano stati poi integrati nel tempo in quella che in seguito si sarebbe chiamata Via della Seta. La via battuta dai mercanti, dai pellegrini e dai militari, che fu però tracciata dalle popolazioni dei pastori.

Lo studio, pubblicato da Nature, è raggiungibile cliccando qui.

20 marzo 2017