A Rezzoaglio mostra in onore della vacca Cabannina

Una vacca di razza Cabannina, a rischio di estinzione (foto Consorzio U Cabannin)

Un tempo regina dei pascoli liguri, principalmente nel genovese e nello spezzino, la vacca di razza Cabannina ha rischiato (e ancora rischia) l'estinzione a causa della cosiddetta erosione genetica, derivata dall'introduzione di vacche iperproduttive. Attualmente, grazie all'esemplare impegno di alcuni allevatori e della locale Apa (Associazione Provinciale Allevatori) si sta facendo il possibile per tutelare il patrimonio genetico superstite, nel tentativo di portare questa razza rustica, adattatasi naturalmente nei millenni all'orografia della zona, ad uscire dal tunnel della precarietà. 

La lavorazione del raro formaggi U Cabannin (foto Consorzio U Cabannin)Nei piani del programma di recupero avviato nel 1982 dall'Apa, Regione Liguria e Comunità Montana Valli Aveto Graveglia e Sturla, dopo il successo riscosso in occasione del Salone del Gusto del 2010, la Cabannina e i suoi prodotti tornano ad essere protagonisti, domenica 16 settembre a Rezzoaglio con la 12a edizione della Mostra della razza Cabannina, accompagnata dalla 2a Mostra del registro anagrafico di razza. Per l'occasione sarà possibile degustare e acquistare il raro formaggio "U Cabannin" prodotto a latte crudo secondo le antiche tecniche di trasformazione e finalmente protetto dall'applicazione della placca di caseina numerata e marchiata (appena quattro i produttori, i cui recapiti sono raggiungibili da questo link).

 

Il programma della manifestazione, molto intenso, prevede una gran varietà di appuntamenti, a partire dalle 7 del mattino:

7.00 – 10.00 Arrivo e sistemazione bestiame

10.00 – 13.00 Sfilata dei soggetti per categoria omogenea

13.00 Pausa pranzo

14.00 – 15.30 Sfilata dei soggetti e analisi delle caratteristiche tipiche della razza

15.30 – 16.00 Gara di mungitura a mano

16.00 Saluto delle Autorità e Premiazioni

8.00 – 16.00 Mostra comunale bovina del Comune di Rezzoaglio

 

Nel pomeriggio degustazione di latte e formaggio a cura del maestro Onaf, Riccardo Collu e della Fondazione Slow Food.

 

La Mostra è realizzata con il finanziamento di Camera di Commercio di Genova e la collaborazione di: Regione Liguria, Comune di Rezzoaglio, Pro Loco di Rezzoaglio, Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), Fondazione Slow Food per la Biodiversità e altri.

 

La razza Cabannina

La Cabannina è una razza bovina autoctona ligure, da sempre molto cara ai genovesi. Talvolta chiamata anche “Montanina”, deve i suo nome a Cabanne, paese dell’Alta Val d’Aveto, che ne è stato il principale centro di allevamento e diffusione. 

 

La sua origine risale oltre l’orizzonte della memoria collettiva e oggi ne sopravvivono poco più di 200 esemplari. Uno studio fatto nel 2006 sul suo DNA presso l’Università di Pavia dal Prof Pellecchia e dai suoi collaboratori ha mostrato evidenti collegamenti con l’antenato di tutti i bovini moderni – il “bos primigenius”- e ha permesso di tracciare una linea diretta di parentela finora mai riscontrata per altre razze bovine. Dunque la Cabannina ha mantenuto nel tempo un legame strettissimo con il proprio patrimonio genetico più antico, e, avendo subito una selezione produttiva davvero ridotta, ha conservato le originarie attitudini lattifere in relazione all’uso delle risorse foraggiere del territorio. 

 

Dalla fine del XIX secolo le popolazioni bovine della provincia di Genova (con 40.000 esemplari all’inizio del ’900) sono state gradualmente incrociate o sostituite con razze più produttive (soprattutto la razza Bruna), così provocando la scomparsa di molti tipi locali. 

 

Nel 1963 per legge fu addirittura imposta la sostituzione della Cabannina e ne fu decretata l’estinzione; ma la tenace opposizione degli allevatori locali e l’impegno delle loro associazioni ha permesso alla Cabannina di sfidare i tempi e la miopia delle leggi e di arrivare fino ai nostri giorni, seppure in numero estremamente ridotto. 

 

Oggi la Cabannina è la testimonianza vivente dell’attaccamento della gente ligure alla propria terra e al loro patrimonio, ma è anche la prova di uno straordinario lavoro di recupero iniziato nel 1982 dall’ Associazione degli Allevatori, dalla Regione Liguria e dalla Comunità Montana Valli Aveto Graveglia e Sturla.

 

per maggiori informazioni, clicca qui per il sito del consorzio U Cabannin

 

15 settembre 2012