Biodiversità e razze lombarde al workshop di Breno

Le molteplici espressioni della biodiversità in un composit dal sito web del progetto BioDiversamenteLa grande varietà biologica del pianeta, più comunemente detta biodiversità, vale a dire la molteplicità di forme viventi e di ambienti esistenti sul pianeta, ha subìto negli ultimi decenni una drastica riduzione a causa dell’attività umana. Basti pensare che – solo per fare un esempio – i tre quarti delle colture alimentari sono andate estinte nell’ultimo secolo (fonte dati Fao, dal "Trattato Internazionale Fao sulle risorse fitogene per l’alimentazione e l’agricoltura").

Verterà sulle razze autoctone della Lombardia l'intervento di Luigi Brambilla dell'associazione Rare al workshop di Breno il 28 novembreA questa e ad altre tematiche connesse è dedicato il "Workshop territoriale delle province di Brescia e Bergamo" – organizzato nell'ambito del progetto "Biodiversamente" – che si terrà giovedì 28 novembre presso la sala concorso del Bim di Breno, nel bresciano (è in via Aldo Moro, 7), nel corso del quale è previsto l'intervento di Luigi Brambilla dell'associazione Rare (Razze Autoctone a Rischio di Estinzione), dedicato all'“Agro-biodiversità zootecnica: il contributo e le priorità nelle razze locali lombarde”

 

Tornando alla "perdita di biodiversità", spiegano gli organizzatori dell'incontro, essa "è ascrivibile principalmente all’intensificazione e all’industrializzazione dell’agricoltura moderna, ma anche ad altri fattori, quali la frammentazione degli habitat, l’urbanizzazione del paesaggio, l’alterazione dei cicli idrici, i cambiamenti climatici e l’eutrofizzazione degli ecosistemi".

 

Il declino della biodiversità, a cui si sta assistendo a livello globale, si traduce in un impoverimento della base genetica a disposizione, in un calo della variabilità delle popolazioni allevate e in un malfunzionamento dei servizi eco-sistemici, con gravi effetti sul benessere delle popolazioni. È stato stimato che il 50% circa delle specie presenti in Europa è legato agli habitat agricoli; la biodiversità, infatti, dipende fortemente dal tipo di uso che si fa del suolo, e fra tutte le attività umane l’agricoltura occupa la quota più consistente di territorio, assumendo un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità, con effetti sia positivi che negativi.

 

Quelli positivi sono legati, ad esempio, alla creazione e al mantenimento di particolari habitat o alla tutela di specie e razze di interesse per la conservazione; quelli negativi, invece, sono legati ai processi d'intensificazione e specializzazione, che causano la perdita e la frammentazione sia di habitat che di ricchezza genetica.

 

Lo sviluppo che le politiche per la difesa dell’ambiente hanno avuto negli ultimi decenni, ha portato ad un tentativo di regolamentazione di tutti i settori socio-economici, con l’obiettivo di preservare il valore delle risorse naturali, intese come bene pubblico e come patrimonio comune della collettività. Tali politiche hanno portato alla coscienza dell’importanza dello sviluppo di una serie di attività dedicate alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente in cui viviamo.

 

Il settore dell'ambiente e del territorio rappresenta per l’intero mondo rurale, e in primo luogo per i territori di montagna, un’opportunità di sviluppo molto interessante. In Italia, soprattutto nelle aree di montagna, permangono alcuni ostacoli, che hanno sinora frenato un adeguato sviluppo di questo settore.

 

Programma

del workshop territoriale "Biodiversamente"

nelle province di Brescia e Bergamo

28 novembre 2013

Sala concorso Bim

via Aldo Moro, 7 – Breno (Brescia)

 

Moderatore: Giuliano Oldrati, Provincia di Bergamo

 

10:00-10:15 Accoglienza e registrazione

 

10:15-10:30 Indirizzi di saluto

Bernardo Mascherpa – Presidente della Comunità Montana della Valle Camonica

Mauro Tognoli – Consigliere provinciale e vicepresidente del Centro Vitivinicolo provinciale

 

10:30-10:50 Luigi Andrea Brambilla (agronomo)

“Agro-biodiversità zootecnica: il contributo e le priorità nelle razze locali lombarde”

 

10:50-11:10 Gloria Rolfi (Comunità Montana del Sebino Bresciano)

“La biodiversità nell’oliveto”

 

11:10-11:30 Graziano Lazzaroni (Provincia di Brescia) e Daniele Bono (tutor progetto)

“Il progetto Biodiversamente Consapevoli: contenuti e prospettive”

 

11:30-11:50 Studenti dell’Istituto Superiore “Dandolo” di Corzano

“Presentazione del progetto vincitore del concorso Pro-Bio – Progettiamo l’Agricoltura di domani”

 

11:50-12:10 Guido Calvi (Parco dell’Adamello)

“Dalla teoria alla pratica: il recupero delle vecchie varietà frutticole locali”

 

12:10-12:30 Stefano Plona (Apav – Associazione per i produttori agricoli di Valle Camonica)

“Le attività dell’Apav per un approccio sostenibile all’agricoltura di montagna”

 

12:50 Conclusione dei lavori – Piccolo buffet

 

25 novembre 2013