Ricambio ai vertici e nuovi Psr al centro dell’attività di Rare

Foto di gruppo per i ricercatori dell'associazione Rare a Guastalla, sabato 24 settembre 206: Si riconoscono il presidente uscente, Daniele Bigi (terzo da sinistra, in piedi) e il neopresidente Floro De Nardo (primo da destra, accovacciato)Si è tenuto sabato scorso 24 settembre a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, il 14esimo convegno nazionale della Rare, associazione Razze Autoctone a Rischio di Estinzione. Confermata la formula che da anni vede svolgersi il raduno dei tecnici e dei ricercatori impegnati nella salvaguardia della biodiversità animale nel contesto della manifestazione "Piante e Animali Perduti", che richiama nella cittadina emiliana un pubblico affezionato e attento alle tematiche della salvaguardia della natura che ci circonda e dell'ecosistema in cui viviamo.

Il convegno è stato avviato dal presidente uscente dell’associazione, il professor Daniele Bigi dell'Università di Bologna. «Il tentativo», ha sottolineato Bigi, «è quello di tracciare il quadro della nuova situazione che si è venuta delineando a seguito dell’introduzione dei nuovi piani di sviluppo rurale regionali 2014-2020. Tra le altre cose questi piani prevedono varie iniziative e finanziamenti indirizzati in modo diretto e indiretto alla tutela della biodiversità zootecnica. Si tenterà di capire quali sono le novità introdotte rispetto ai Psr precedenti (2007-2013) e se gli interventi programmati possano essere realmente efficaci».

Nel corso della giornata si sono susseguiti come consuetudine i vari interventi, qui di seguito elencati (sui contenuti dei quali gli interessati potranno fare richiesta all'associazione):

– La nuova Pac 2014-2020: la Riforma della Politica Agricola Comune, siglata dal Parlamento Europeo il 26 Giugno 2013
a cura del professor Riccardo Fortina dell’Università di Torino

– Le razze autoctone calabresi nell’ambito degli interventi europei
a cura del dottor Floro Marcello De Nardo

– Il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (Psr) e della biodiversità in Piemonte
a cura della dottoressa Josephine Errante

– Le razze avicole dell’Emilia Romagna alla luce delle muove misure regionali e nazionali di gestione
a cura del dottor Alessio Zanon

– La gestione della biodiversità zootecnica siciliana in relazione al nuovo Piano di Sviluppo Rurale
a cura del dottor Luigi Liotta dell’Università di Messina

Un focus sulle realtà straniere è stato dedicato alla Grecia, con gli esperti Stefano Dellepiane e Leda Koletti che hanno trattato del recupero delle razze autoctone in quel Paese. L'esempio greco ha dato lo spunto per trattare dell’apertura dei bandi sulla misura 16, che prevede contributi ad attività di conservazione e valorizzazione delle razze a rischio.

Con l'occasione dell'assemblea sono stati eletti il nuovo presidente, Floro De Nardo, che succede a Daniele Bigi, e il nuovo vicepresidente, Luigi Brambilla, che prende il posto dell'uscente Luigi Liotta. Ai nuovi eletti vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte della nostra Redazione.

Chi è Floro Marcello De Nardo
Floro Marcello De Nardo, dottore agronomo e forestale della provincia di Catanzaro è laureato in "Produzione animale in area mediterranea". Da circa un trentennio opera nel sistema calabrese dell'allevamento zootecnico occupandosi da anni della salvaguardia e della valorizzazione delle razze autoctone calabresi.

Tra le sue opere, ha redatto gli standard e le norme tecniche che regolano l'iscrizione ai registri anagrafici di due razze caprine calabresi come la Capra Nicastrese e la Capra dell'Aspromonte. Tra gli obiettivi immediati che si pone il neo presidente De Nardo, c'è quello di sensibilizzare le istituzioni regionali italiane che ancora non hanno provveduto – e tra queste vi è anche la Calabria – a dotarsi di propri strumenti normativi che mirino alla conservazione, tutela e valorizzazione delle razze e/o popolazioni animali autoctone.

26 settembre 2016

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