“Alpeggi, alpigiani, formaggi della Valle d’Aosta”: è la nuova fatica editoriale di Marzia Verona, pubblicata da MonteRosa edizioni. Come ben suggerisce il sottotitolo, il volume propone “23 itinerari escursionistici”, dalla bassa all’alta valle; itinerari che hanno come meta alcuni tra i più caratteristici, panoramici e interessanti alpeggi di questa regione in cui ancora si produce – e in molti casi si può acquistare, sul posto – formaggio tipico locale, dalla Fontina al serac, dalla brossa alle tome e formaggette di latte vaccino e caprino.
Gli itinerari sono descritti in maniera molto minuziosa, tutti facili da percorrere e alcuni addirittura abbastanza brevi. “Al ritorno”, spiega l’editore nella presentazione dell’opera, “ciò che porterete con voi non sarà soltanto un gustoso formaggio d’alpeggio ma la scoperta di un paesaggio montano “naturale”, che in realtà è il frutto di secoli di cura da parte dell’uomo, e l’incontro con gli alpigiani e i casari custodi di un sapere che in altri luoghi va perdendosi e che qui resiste all’omologazione dell’industria casearia”.
Con questo volume il turista è invitato a percorrere il territorio valdostano – che è sì un’occasione svago, ma soprattutto un luogo di lavoro – con il giusto atteggiamento, rispettando pascoli, animali e orari degli alpigiani.
Il libro accompagna gli escursionisti alla scoperta del mondo degli alpeggi valdostani: ogni itinerario conduce ad uno o più alpeggi dove gli animali vengono munti e dove si produce formaggio. L’incontro con gli allevatori che trascorrono l’estate in alpeggio permette di venire a conoscenza degli aspetti attuali del loro lavoro, ma anche della storia di questo mondo, del metodo di produzione della Fontina più autentica e di altre pregevoli produzioni casearie.
Giovani coppie, anziani, allevatori per tradizione e per scelta, lavoratori stagionali anche stranieri, pastori di capre o di pecore, nel volume ci sono tutte le voci di chi popola il mondo degli alpeggi nella stagione estiva. Tutti parlano di passione, quell’elemento speciale che permette di andare avanti anche in tempo di crisi.
Poi ci sono gli animali, bovini e ovicaprini, soprattutto delle razze locali valdostane. Per loro si affronta ogni difficoltà e si è ricompensati giorno dopo giorno ma in special modo, spiega l’editore, “quando uno di loro ottiene l’ambìto titolo di reina durante un combat“, le gare in cui vacche e capre (distintamente; non si allarmino gli animalisti estremisti, ndr) si sfidano nel loro innato istinto di primeggiare nella naturale contesa che è parte dell’istinto delle due specie, e di queste razze in particolare.
“Alpeggi, alpigiani, formaggi della Valle d’Aosta”non è quindi solo un libro di itinerari alla scoperta dei formaggi d’alpeggio della Valle d’Aosta, ma anche lo spaccato di un mondo tra tradizione e innovazioni. Un libro da non perdere per ogni amante della montagna.
30 aprile 2018