
Si è concluso, finalmente, l’iter legislativo, durato oltre due anni, per la valorizzazione del cane pastore abruzzese, che ha ricevuto finalmente il riconoscimento di “patrimonio culturale”. Ne hanno dato notizia martedì scorso, 18 settembre, gli organi di stampa abruzzesi, riferendo dell’avvenuto assenso dato dal Governo Italiano alla legge n. 21 del 9 luglio 2016 della Regione Abruzzo, approvata ad agosto all’unanimità, ed esaminata a Palazzo Chigi, dove il Ministro Franceschini ha deliberato la sua “non impugnativa”.
L’articolo 1 della Legge Regionale dice che “La Regione Abruzzo riconosce il cane bianco italiano da custodia delle greggi, così come trasmesso dalla civiltà pastorale abruzzese, unico e inconfondibile, parte integrante del proprio patrimonio culturale con il nome di “cane da pecora abruzzese” o “mastino abruzzese””.
Ed ancora nel secondo comma: “Il cane bianco italiano da custodia delle greggi, capolavoro della collettiva e plurimillenaria opera di selezione genetica delle genti della montagna abruzzese, è stato ed è elemento insostituibile nell’attività armentaria ecocompatibile della tradizione pastorale abruzzese”.
Il cane di razza Pastore Abruzzese ha un temperamento molto forte, sicuro e indipendente e mostra un profondo attaccamento al padrone, che vede come un punto di riferimento, e il gregge è la sua naturale casa adottiva. Il riconoscimento di “patrimonio culturale” è una conquista importante per la Regione Abruzzo e per tutti quelli che – singoli individui e aziende agricole – ne detengono degli esemplari, a partire – ovviamente – da chi svolge attività pastorali.
Il cane di razza Pastore abruzzese è bianco, ha un aspetto maestoso ed imponente; la sua selezione è avvenuta nei secoli, grazie proprio al lavoro dei pastori che da sempre lo hanno come fedele compagno di lavoro. La sua attitudine alla protezione e al governo del gregge è la miglior riconferma degli elevati standard qualitativi; il presente riconoscimento rappresenta quindi un risultato straordinario, che mette in evidenza e valorizza la tradizione abruzzese e la cultura pastorale che è propria del territorio regionale.
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24 settembre 2018