Com’era facile da prevedere, la recente condanna comminata in primo grado dal Tribunale Civile di Innsbruck a un contadino austriaco per la morte di una turista (una sua vacca, per difendere il proprio vitello, reagì alla presenza del cane della signora, calpestandola, ndr), ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica del Paese.
In particolare sarebbe risultata impopolare la decisione della Corte di non prendere nella dovuta considerazione la mancata osservanza da parte della vittima di una delle accortezze a cui i turisti sono caldamente invitati, in situazioni del genere: quella di liberare il cane dal guinzaglio al primo accenno di attacco da parte dei bovini. Se la signora tedesca avesse fatto suo quel suggerimento probabilmente sia lei che il suo cane se la sarebbero cavata con un grosso spavento e nulla più, come già accaduto in mille altri casi analoghi.
Come ben sa chi vive un poco di più a contatto con i bovini (evidentemente molti cittadini non sanno, o minimizzano), le vacche con vitelli (una consuetudine vederne sui pascoli, in Austria; molto meno in Italia, ndr) possono reagire caricando, se una persona o un animale compiono un’azione anche solo apparentemente pericolosa per i loro piccoli (attacco, aggressione, intrusione). Per evitare altri incidenti simili tra vacche e visitatori incauti, il governo austriaco ha deciso di introdurre un nuovo “codice di condotta” che i turisti dovranno rispettare durante le escursioni in prossimità degli alpeggi.
La rilevanza che la vicenda sta avendo nel Paese ha così indotto il governo di Vienna a valutare un nuovo “Piano d’azione per i pascoli sicuri”. A tale proposito il cancelliere Sebastian Kurz ha voluto precisare che «il problema assume un carattere più rilevante rispetto alla vicenda che lo ha riproposto all’attenzione pubblica, alcune settimane fa. Sono in gioco la buona convivenza tra agricoltura e turismo sui pascoli austriaci».
«Vogliamo rafforzare», ha sottolineeato Kurz in una conferenza stampa tenutasi lunedì scorso, 11 marzo, «questa coesione con un piano d’azione che ha al centro l’auto-responsabilità che tutti i visitatori dei nostri paesaggi naturali hanno in sé. L’agricoltura e il turismo hanno bisogno l’uno dell’altro. Alcuni coltivano i nostri paesaggi naturali, gli altri aggiungono valore alle regioni per le quali il turismo è vitale».
In sostanza, il governo austriaco ha ben presente la rilevanza che un certo escursionismo ha sulla bilancia commerciale del Paese, in particolare sulla sua economia rurale, sul presidio del territorio, sulla conservazione della biodiversità, sul supporto necessario alle comunità rurali, in particolar modo a quelle alpine, più fragili, più onerose da mantenere, ricche di valori culturali che non meritano di essere dispersi. 8mila sono i pascoli ancora utilizzati in Austria, indispensabili sia per l’agricoltura che per il turismo: nel breve tempo di pochi anni, senza agricoltura alpina, non sarebbero più utilizzabili né per la monticazione né per il turismo.
Intervenendo su questa tematica, la ministra all’agricoltura e al turismo Elisabeth Köstinger ha sottolineato la necessità di avere «soluzioni che possano essere implementate in agricoltura, in grado di rafforzare la responsabilità personale dei nostri ospiti». Per questo, oltre ad un nuovo codice di condotta per escursionisti e turisti e ad una guida alle attività pastorali, il governo austriaco modificherà il codice civile generale.
«Questo ci permetterà di avere uno strumento univoco per il comportamento sui pascoli a cui persone, autorità e tribunali», ha aggiunto Köstinger, «potranno direttamente fare riferimento. Ciò rafforzerà l’auto-responsabilità dei visitatori verso i pascoli e aumenterà la certezza del diritto per tutti».
Sarà compito del Ministero federale della sostenibilità e del turismo poi sviluppare un codice di condotta per escursionisti e turisti, dopo le necessarie consultazioni con i gruppi d’interesse coinvolti nella questione. “I fondamenti del corretto comportamento sui pascoli”, spiega il Governo in una nota stampa, “saranno spiegati in maniera comprensibile a tutti”.
Le questioni rilevanti in questo codice riguarderanno domande apparentemente semplici, come “Cosa fare quando si è nelle vicinanze del bestiame?”, “quale distanza minima mantenere?”, “come gestire i cani in prossimità dei pascoli?” e altre ancora. «Con il nuovo codice di condotta verranno create regole chiare e inequivocabili per la visita dei pascoli», ha aggiunto Köstinger.
«Verrà inoltre tenuto in alta considerazione», ha sottolineato il ministro federale Beate Hartinger-Klein, «il libero accesso ai pascoli». «Il loro attraversamento e il passaggio nei prati coltivati saranno questioni molto rilevanti nel nuovo codice». «Non vogliamo“, ha concluso Hartinger-Klein, «che i pascoli vengano recintati né preclusi al godimento della gente. Per fare questo, vogliamo e dobbiamo educare le persone sul comportamento da tenere in presenza del bestiame».
Come per dire “siete in casa d’altri: vi aiutiamo a comportarvi in maniera rispettosa e conveniente per tutti”. La civiltà, nei Paesi civili, se è carente in qualcosa, può essere stimolata e indotta con metodo e applicazione. Cosa neanche ipotizzabile in Paesi in cui manchi ormai persino il buonsenso.
18 marzo 2019