Campo Imperatore: la 60esima rassegna degli ovini è a rischio

Gregge di pecore nella piana di Campo Imperatore – foto Parco Gran Sasso e Monti della Laga©

La 60esima edizione della Rassegna degli Ovini di Campo Imperatore, tradizionalmente fissata al primo fine settimana di agosto, rischia quest’anno di essere cancellata. A meno di un mese e  mezzo dall’appuntamento che coinvolge il mondo pastorale abruzzese e molti appassionati e professionisti, anche dalle regioni limitrofe, la situazione di attrito tra le varie anime che la compongono (pastori, enti locali, ente camerale, ndr) emerge con prepotenza, assieme all’incertezza che ne offusca il futuro.

A poco meno di un anno dalla scorsa edizione, quando le prime avvisaglie di qualche problematica furono palesate dai vertici della Camera di Commercio dell’Aquila – che avevano deciso di rivedere la forma della propria partecipazione, alludendo alla scarsa disponibilità di fondi pubblici – adesso il rischio della cancellazione dell’evento, o di una sua riformulazione in chiave assai ridotta, si fanno palpabili.

Un momento della Rassegna degli Ovini di Campo Imperatore del 2017 – immagine della Regione Abruzzo©

Appare evidente oggi che nei dieci mesi trascorsi dalla 59ª rassegna nessun passo sia stato fatto tra le parti, dopo che la CCIA del capoluogo abruzzese aveva comunicato l’esistenza di problemi di liquidità, annunciando di essere nell’impossibilità di “realizzare la rassegna secondo lo stesso schema delle edizioni precedenti, in considerazione della eccessiva onerosità, sia in termini economici che di risorse umane necessarie per l’organizzazione”. Costi che, almeno ufficialmente, sarebbero derivati dalle mutate “norme in materia di sicurezza”.

Ragioni per cui, se da una parte il suddetto ente ha mantenuto una posizione ferma di mancata disponibilità per ragioni economiche, trincerandosi per mesi dietro un incomprensibile silenzio, dall’altra il solo sindaco di Castel del Monte, Luciano Mucciante, si era sentito di voler mantenere un impegno quantomeno formale con i propri pastori e idealmente con il vasto pubblico (nel 2018 si era parlato di 30mila presenze) avvezzo a partecipare alla rassegna.

A rompere gli indugi, vuotando il sacco attraverso le pagine dei giornali locali, ha provveduto nei giorni scorsi il portavoce dei pastori di Castel del Monte, Giulio Petronio, il quale ha sottolineato che «agosto è ormai alle porte e noi ancora non sappiamo nulla. Vogliamo risposte immediate dalla Camera di Commercio, altrimenti scatterà la protesta, con le greggi dinanzi alla sede dell’ente».

A dare ulteriore spessore alle ragioni di tanto malcontento, giungono alcune indiscrezioni secondo cui i pastori non avrebbero ancora ricevuto dall’ente camerale il previsto rimborso di 2€ per ogni ovino partecipante all’edizione del 2018. Una bella somma (20mila euro), se si tiene conto che nella piana vennero contati circa 10mila capi.

«La rassegna», ha proseguito Petronio, «era ormai un appuntamento nazionale e il presidente Lorenzo Santilli (presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, ndr) la sta facendo scomparire. È bene ricordare che la stessa Camera di Commercio dell’Aquila, tra le più antiche d’Italia, è stata storicamente fondata proprio sull’arte della lana, e almeno per la sua 60ª edizione ci aspettavamo una programmazione imponente e puntuale, invece del nulla».

L’ultima carta in mano ai pastori è quindi l’idea di una clamorosa protesta sotto la sede della Camera di Commercio. Dal canto suo, invece, il sindaco di Castel del Monte, Mucciante, non lascia intentato un ultimo tentativo, porgendo una mano al presidente Santilli: a fronte di una rapida e chiara presa di posizione, la sua amministrazione e i pastori abruzzesi sono disposti a organizzare una manifestazione tutta loro, come sarebbe ora che fosse. Stesso luogo e stesse date, ovviamente, nel primo fine settimana di agosto. Vale a dire tra meno di 45 giorni.

17 giugno 2019