Un’economia contadina rigorosa e virtuosa come quella dello Storico Ribelle, si sostiene attualmente grazie al suo prodotto di punta, realizzato in alpeggio nell’arco di circa 90 giorni estivi. Non è difficile capire che per garantire ai suoi produttori un migliore tenore di vita sia necessario valorizzare anche i loro rimanenti prodotti, dall’estiva ricotta d’alpe al burro (limitati a poco più che il mercato locale) e al formaggio semigrasso e magro, prodotti nelle aziende agricole tra una stagione d’alpeggio e l’altra.
Per qualificare anche questi formaggi “quotidiani”, coerentemente con il proprio rigoroso codice etico, legato alla tradizione e alla naturalità, la Valli del Bitto SpA Società benefit ha deciso di distinguere la parte migliore di questa produzione incoraggiando un numero sempre maggiore di contadini a recuperare l’originario metodo produttivo, legato all’alimentazione delle bovine a prevalente base di fieno, ammettendo minime integrazioni di cereali e leguminose no-Ogm.
Attraverso una puntigliosa selezione, operata con criteri analoghi a quelli adottati per lo Storico Ribelle, i migliori formaggi vaccini semigrassi e magri verranno ammessi quindi alla marchiatura “Féen” e avviati a stagionature comprese tra i 50 giorni e i due anni, nelle tipologie “giovane”, “stagionato” e “stravecchio”.
Chiave di volta nella valorizzazione del Féen saranno il recente conseguimento del titolo di Presidio Slow Food (Furmacc del Féen), ufficializzato nel corso dell’ormai prossimo Cheese di Bra (20-24 settembre), la selezione e la stagionatura tradizionali, presso la Casera di Gerola Alta (prossimamente anche nelle cantine storiche di palazzo Folcher, a Morbegno) e rilevanti attività di distribuzione e divulgazione previste a partire dal prossimo inverno.
Nell’annunciare il conferimento del prestigioso titolo di Presidio Slow Food, Paolo Ciapparelli, patron della storica realtà dei Ribelli del Bitto, ha sottolineato che «ancora una volta un importante riconoscimento arriva dal di fuori della nostra vallata ed è un risultato straordinariamente rilevante, che ci riempie d’orgoglio e ci carica di nuove responsabilità, che sapremo mettere a frutto».
Va sottolineato che, a differenza dello Storico Ribelle – caseificato nel ristretto territorio d’origine del Bitto – il Féen potrà essere prodotto in tutta la Valtellina, a patto che le aziende si impegnino a rispettarne il rigoroso disciplinare. «Dal canto nostro», prosegue Ciapparelli, «ne saremo garanti e promotori. Siamo coscienti di quanto grande sia la responsabilità di tutto ciò, ma sappiamo anche che ne trarremo nuove opportunità e nuove sfide, a partire dall’aiuto che potremo dare alle ultime latterie turnarie». Latterie che in Valtellina sono sempre più schiacciate dalle corporazioni industriali.
Altre importanti iniziative inerenti la commercializzazione dei prodotti sono in cantiere e verranno presentate dai Ribelli del Bitto domenica 22 settembre al Cheese di Bra, nel corso di una conferenza stampa che si annuncia densa di novità. I giornalisti e i blogger interessati inoltrino le richieste di accredito all’indirizzo media.storicoribelle@gmail.com.
16 settembre 2019