È stato siglato martedì 13 ottobre, tra l’Ente Parco della Sila e il Gal Kroton, un protocollo d’intesa orientato all’adozione di iniziative comuni, di collaborazione, di valorizzazione del territorio e di tutte le attività legate alle antiche tradizioni, al fine di favorire la coesione sociale, la sostenibilità e lo sviluppo dell’immenso patrimonio che la Sila ancora conserva.
L’iniziativa ruota attorno alla comune volontà delle parti di costruire una rete in grado di valorizzare l’antica tradizione della transumanza e il ruolo del pastore come custode di un territorio fragile, di rilevante importanza dal punto di vista ambientale, sociale e turistico.
La firma dell’accordo riveste particolare importanza in quanto si tratta di un’azione concreta e rilevante per valorizzare la professione e la figura del “pastore-custode”, protagonista e attore principale del territorio. Attraverso questa azione quindi al pastore viene conferito pubblicamente e ufficialmente un ruolo primario nella salvaguardia e nella tutela del territorio silano.
“La presenza dei pastori transumanti nelle aree montane protette”, hanno dichiarato le parti in un’azione stampa congiunta, “e il loro lavoro quotidiano garantiscono la pulizia, la cura e la protezione dell’intero ecosistema territoriale”. Nasce così tra Ente Parco, Gal Kroton e i singoli pastori un rapporto collaborativo e una nuova alleanza, per la custodia e salvaguardia del Parco.
Ed è proprio da questo rapporto collaborativo che si auspica possa prendere forma un nuovo futuro. Un futuro che tenga conto del passato – ovvero dalle proprie radici – e generi stimoli per nuove progettazioni e obiettivi comuni. Speriamo che al di là delle belle parole espresse nell’occasione, i fatti possano dimostrare tutto ciò, a partire dalla difesa delle greggi dai predatori, dalla valorizzazione delle razze lattifere autoctone e di prodotti a volte non facili da reperire neanche sul mercato locale, e quasi mai pagati per il loro effettivo valore.
19 ottobre 2020