
Le limitazioni imposte nell’ultimo anno alle manifestazioni pubbliche dal Covid-19, hanno indotto fasce sempre più ampie della popolazione ad utilizzare i sistemi di videochat per collegarsi, dialogare, scambiarsi file, visionare documenti, e molo altro ancora.
Anche nel nostro settore si è assistito ad un crescente utilizzo delle piattaforme dedicate a questo tipo di attività, in genere per partecipare a riunioni di gruppi o webinar spesso lanciati attraverso i social media.
A proporne un interessante uso alternativo, è stata di recente l’Assonapa (Associazione nazionale della pastorizia), che in collaborazione con l’agenzia Agris e l’Aars (Associazione allevatori regione Sardegna) ha portato online per la prima volta l’asta degli arieti di razza sarda, selezionati nel centro di Bonassai. Nel corso dell’asta sono stati proposti trentasei arieti, che sono stati tutti venduti, aggiudicati a ventidue allevatori.
Sull’operazione, mercoledì scorso 5 maggio, si è espressa l’assessore regionale all’agricoltura, Gabriella Murgia, dicendosi soddisfatta e complimentandosi con i responsabili del centro di selezione e con gli organizzatori.
«Un’iniziativa importante», ha così esordito Murgia, «che ha avuto un’ottima riuscita e che ha permesso agli allevatori, nel periodo delicato che stiamo vivendo, di poter individuare gli arieti di cui avevano bisogno, basandosi sulle caratteristiche genotipiche dei capi per aver garantita la miglior funzionalità delle proprie greggi».
Gli esemplari proposti dal centro arieti di Bonassai sono tutti geneticamente testati e garantiti con genotipo Scrapie omozigote resistente, un elemento che assicura un importante valore dei capi, tutti venduti con basi d’asta oscillanti tra i 350 e gli 850 euro.
«La collaborazione tra Assonapa e Agris», ha concluso l’assessore, «si consoliderà, dando anche vita a un centro unico per gli arieti di razza sarda dove, se la situazione generale lo consentirà, l’anno prossimo l’asta si svolgerà in presenza».
10 maggio 2021