Comitato Regioni Ue: allo studio un piano d’azione per tutelare pastori e pastorizia

foto Yolda Initiative©

“Serve un piano di azione europeo che promuova e sostenga la pastorizia nell’affrontare le sfide legate alla sostenibilità ambientale”. A chiederlo è il Comitato Europeo delle Regioni che, assieme a Euromontana (associazione europea delle zone di montagna) e Yolda Initiative, sta promuovendo la designazione del 2026 come Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori.

Nel corso di un seminario online, tenutosi la scorsa settimana, i responsabili di queste realtà hanno discusso del fondamentale contributo che la pastorizia garantisce alla biodiversità e alla lotta ai cambiamenti climatici, ma anche di sicurezza alimentare e del ruolo che la pastorizia riveste a livello internazionale.

Il logo per l’Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori, nel 2026

“La pastorizia”, è stato sottolineato nell’incontro, “è un’antica pratica di allevamento estensivo del bestiame su pascoli montani, pianure aride, savane, steppe e tundra; una forma di allevamento che utilizza in modo economico aree non adatte alla coltivazione meccanizzata o di difficile accesso”.

“Più della metà della superficie terrestre della Terra”, hanno sottolineato gli organizzatori, “è classificata come pascolo. In media, il 21 % della superficie agricola utilizzata nell’Ue è dedicata al pascolo estensivo. La percentuale è particolarmente elevata in Portogallo (59 %), Lettonia (58 %), Estonia (55 %) e Svezia (52 %)”.

Tra gli altri, il presidente di Euromontana, Juan Andrès Gutiérrez, ha sottolineato che «il mantenimento della pastorizia è fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’Ue in materia di ambiente, clima e protezione della biodiversità nell’ambito del Green Deal». «Gli Stati membri», ha aggiunto Gutiérrez, «dovrebbero mettere in atto misure di sostegno sufficienti e appropriate per la pastorizia nei piani strategici della loro futura Pac. Inoltre, l’Ue dovrebbe sviluppare un piano di azione che fornisca ai pastori il sostegno adeguato di cui hanno bisogno per superare le minacce che devono affrontare».

L’eurodeputato Herbert Dorfmann, tra i relatori sulla strategia “Farm to Fork”, ha evidenziato le criticità legate al ritorno dei grandi carnivori, sottolineando che «un equilibrio tra la protezione dei lupi e la protezione del bestiame da pascolo è essenziale. Il fatto che ci siano pochi sforzi per proteggere il bestiame al pascolo dimostra un grande squilibrio all’interno di questo dibattito».

Nel corso del seminario sono state accolte con particolare calore le parole di Maria Helena Semedo, vicedirettore generale della Fao, la quale ha affermato che «il Consiglio della Fao ha approvato la proposta del Governo della Mongolia di stabilire l’osservanza dell’Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori nel 2026, in quanto la pastorizia contribuisce a molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite».

Dal canto suo Engin Yılmaz, direttore di Yolda Initiative ha dichiarato che “l’Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori mira a fornire l’impulso e lo slancio necessari per una comprensione mondiale dell’importanza dei pascoli e della pastorizia per ecosistemi sani, sicurezza alimentare globale, adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione ed economie rurali».

Al termine dell’incontro il Comitato Europeo delle Regioni ha ribadito il suo invito alla Commissione Europea affinché ve ga sviluppato un vero e proprio piano d’azione per promuovere e sostenere la pastorizia del Vecchio Continente.

Per maggiori dettagli, i documenti ufficiali della riunione posso essere raggiunti cliccando qui.

21 giugno 2021