
Regione che vai, transumanza che trovi: in Basilicata, e più precisamente a Laurenzana, 38 chilometri a sud-sud-est dal capoluogo di provincia, Potenza, domenica scorsa si è rinnovato l’antico rito della movimentazione delle bovine, provenienti dalla Puglia.
La mandria – duecento tra vacche e manze di razza Podolica – era quella dell’allevatore Raffaele Trivigno che, accompagnato da collaboratori e amici, ha attraversato la provincia di Matera, facendo rientro in paese dopo un viaggio di cinque giorni e centoventi chilometri.
Ad accogliere i transumanti, al loro arrivo nell’azienda agricola, c’erano cittadini e amici, tra cui il vicesindaco Salvatore Urga, il responsabile del settore zootecnico della Regione Basilicata Rocco Giorgio, e alcuni responsabili dell’Ara Basilicata, tra cui il direttore Giuseppe Brillante.
«Anche stavolta», ha sottolineato Brillante, «è stata una vera e propria giornata di festa dell’accoglienza, in una regione in cui si concentrano oltre il 50% dei capi di quest’antica razza bovina».
La Basilicata infatti ha un patrimonio zootecnico di circa 340mila capi, tra bovini (90mila, 16mila dei quali Podolici, iscritti al Libro Genealogico di razza), ovini (200mila) e caprini (50mila), allevati in più di cinquemila aziende, per lo più condotte da giovani. Una realtà che rappresenta un presìdio territoriale importante, in quanto largamente dedita alla zootecnia estensiva, soprattutto nelle zone di montagna, più interne e svantaggiate, dove costituiscono un argine allo spopolamento e un forte elemento di coesione territoriale.
«Il rientro in azienda dell’allevatore Trivigno», ha aggiunto Brillante, «ha rappresentato anche un’occasione per dare valore ad una pratica, quella della transumanza, che è stata riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità, che ha un ruolo determinante per la tutela dell’ambiente e la conservazione della biodiversità vegetale e animale».
«Antiche strade di erba», ha concluso il direttore dell’Ara regionale, «vengono mantenute in vita da una pratica agricola di alto valore economico, che potrebbe rappresentare un elemento basilare per un piano di sviluppo di interesse ambientale, turistico ed agroalimentare».
Parole che richiamano alla mente quelle spese alla fine di maggio da diversi sindaci lucani riuniti attorno ad un’iniziativa del Comune di Lagonegro, in una spinta delle comunità locali tesa a sottolineare alla Giunta Regionale l’importanza della tutela, della valorizzazione e della conservazione del patrimonio pastorale della transumanza, per una maggiore e più attenta gestione territoriale e ambientale.
L’evento di Laurenzana si è concluso con l’intervento del responsabile del settore zootecnico della Regione Basilicata, Rocco Giorgio, che ha ricordato la presentazione del recente disegno di legge “Norme di disciplina, tutela e valorizzazione della pastorizia e della transumanza, presidii del territorio lucano” approvato dalla Giunta della Regione Basilicata, su proposta del vicepresidente e assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli.
30 giugno 2021