
Il Csqa Certificazioni di Thiene ha reso noto giovedì scorso 16 dicembre di aver ricevuto dall’Icqrf (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi) il rinnovo dell’autorizzazione per effettuare i controlli sulla filiera certificata della Denominazione di origine protetta Silter.
Attraverso una nota stampa, l’ente ha comunicato che “la conferma di Csqa come organismo di certificazione è dettata dalla volontà di rafforzare il percorso di valorizzazione e tutela del prodotto, iniziato nel 2015”.
«La nostra conferma quale ente di controllo del Silter Dop», ha affermato il direttore generale di Csqa Pietro Bonato, «è il risultato del lavoro svolto sul fronte della garanzia di questo formaggio vaccino a pasta dura, un prodotto di eccellenza con una filiera che coinvolge numerose aziende che effettuano le stesse pratiche di lavorazione, radicate nella tradizione e tramandate dai “casari allevatori”, di generazione in generazione».

Dal canto suo, il presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Silter, Oscar Baccanelli, ha voluto sottolineare che «lavoriamo sempre più sul benessere animale, la sicurezza alimentare e soprattutto sulla sostenibilità ambientale, per tutelare il territorio tipico delle nostre montagne, con verdi prati e pascoli d’alta quota».
«Puntiamo sempre alla massima qualità», ha aggiunto Baccanelli, «per portare le persone ad assaggiare il Silter Dop direttamente dai nostri produttori, attraverso progetti legati al turismo sul territorio come “Malghe Aperte” o quello in collaborazione con i rifugi delle Comunità Montane di Valle Camonica e del Sebino Bresciano».
I numeri di Silter e Lombardia
Il Silter Dop, storico formaggio delle Comunità Montane della Valle Camonica e del Sebino Bresciano, è uno dei simboli dell’agroalimentare delle terre alte lombarde. La regione, terza per impatto economico tra i marchi di protezione italiani, vanta trentaquattro prodotti alimentari tra Dop e Igp (quindici dei quali formaggi), con un valore complessivo alla produzione stimato in 1,77 miliardi di euro. Il contributo del Silter Dop, che nel 2020 ha raggiunto le 75 tonnellate prodotte, è pari ad un milione di euro, frutto del lavoro di trenta operatori tra caseifici di fondo valle, malghe e stagionatori.
Il peso di Csqa nel panorama agroalimentare italiano
La conferma dell’incarico ad effettuare i controlli sul Silter Dop rimarca il valore del portfolio di prodotti Dop e Igp certificati da Csqa, “che”, commenta l’ente veneto, “conta ad oggi sessantanove prodotti: un dato che sottolinea la volontà di accompagnare sempre di più lo sviluppo delle filiere agroalimentari di qualità, simbolo del made in Italy e della vocazione dei territori”.
20 dicembre 2021