Un progetto di legge sul Pastoralismo è stato presentato mercoledì scorso, 2 marzo, dai componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia, dal presidente Alessandro Fermi, dai vice presidenti Francesca Brianza e Carlo Borghetti e dai consiglieri segretari Giovanni Malanchini e Dario Violi.
Il progetto, intitolato “Disposizioni regionali per la tutela e la valorizzazione del pastoralismo, dell’alpeggio, della transumanza e per la diffusione dei relativi valori culturali”, prevede un sostegno finanziario di 200mila euro annui e prevede di:
- incentivare lo studio della cultura legata al pastoralismo mediante bandi di concorso annuali rivolti agli studenti
- istituire una Consulta regionale per la tutela e la valorizzazione del mondo agropastorale
- individuare una giornata regionale appositamente dedicata e creare una banca dati delle vie della transumanza.
Con questa legge l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale si pone in particolare l’obiettivo di far conoscere meglio ai giovani questo mondo, le sue opportunità e i suoi valori ai giovani, in vista anche di un ricambio generazionale. Ogni anno gli studenti delle scuole secondarie potranno partecipare a bandi specifici, ottenere borse di studio, frequentare tirocini formativi presso i pastori o i conduttori di alpeggio e, infine, partecipare a viaggi di istruzione nei luoghi dove questa storia antica è conservata e tramandata.
Al centro dell’operazione c’è la volontà di vedere riconosciuto il pubblico interesse delle attività agro-zootecniche estensive, del pastoralismo, dell’alpeggio e della transumanza, quali veri e propri presìdi del territorio, per il ruolo strategico che rivestono nella salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. La rilevanza di queste attività, portate avanti con spirito di sacrificio e infinito amore delle tradizioni, è poi di fondamentale importanza soprattutto per i territori montani, sempre a rischio di spopolamento e disgregazione sociale”.
La rilevanza di queste attività, portate avanti in tanti casi con spirito di sacrificio e infinito amore delle tradizioni, è poi di fondamentale importanza soprattutto per i territori montani, sempre a rischio di spopolamento e disgregazione sociale”.
“La pastorizia” – concludono i componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale – “rappresenta una storia antica che ritrova oggi tutta la sua contemporaneità e alla quale le istituzioni hanno il dovere di dare tutto il sostegno possibile. La pratica della transumanza, ad esempio, è stata recentemente riconosciuta patrimonio Unesco, e coinvolge ogni anno in Lombardia decine di migliaia di capi di bestiame. Il pastore assolve infatti una funzione sociale, territoriale e ambientale di grandissima importanza e la Lombardia già ne riconosce la figura quale custode del territorio”.
7 marzo 2022