
Nel prossimo fine settimana – il 15 e 16 ottobre – torna a Roaschia, in provincia di Cuneo, la Mostra Interprovinciale degli Ovini di Razza Frabosana Roaschina, giunta alla 27ª edizione. La manifestazione, nata per promuovere e valorizzare una delle più importanti razze autoctone del Piemonte e i suoi prodotti (brus, toma, nostrale, carne), offre anche l’occasione per acquistare altre tipicità, per pranzare e per godersi musica e balli tradizionali.
La manifestazione è organizzata dal Comune di Roaschia, in collaborazione con Pro Loco e Consorzio per il Recupero e la Valorizzazione della razza Frabosana Roaschina, con il patrocinio dell’Unione Montana Alpi del Mare.
Nel corso delle due giornate sono previste varie iniziative di promozione del patrimonio storico-culturale (Museo della transumanza roaschiese, tradizione gastronomica locale, etc.), a potenziamento e in sinergia con altre proposte turistiche territoriali, con i Comuni limitrofi di Entracque, Limone Piemonte, Valdieri e Vernante.
Gli ovini di razza Frabosana-Roaschina
Si tratta di una razza autoctona di taglia media, rustica e frugale, con attitudine alla produzione lattifera. Il suo profilo è tipicamente camuso, con corna appiattite, a forma di spirale nei maschi e rivolte all’indietro nelle femmine. Originaria delle vallate del Cuneese, sin dal 1995 la razza ha un proprio Registro Anagrafico ed è largamente allevata nelle Valli Monregalesi, in alta Val Tanaro, nelle Valli Gesso, Vermenagna e Pesio (Cuneo) e in Val Pellice (Torino).
Le cause del declino – In molte aree pianeggianti e collinari, a partire dagli Anni Sessanta, venne sostituita con la razza delle Langhe, comportando un serio fenomeno di erosione genetica. Capi in purezza si concentrano nelle zone montane più impervie. La minor tendenza a gemellare e la produzione lattea inferiore furono i principali motivi della graduale sostituzione tra le due razze, soprattutto nella zona dell’Alta Langa. A causare il declino della Frabosana-Roaschina fu anche il fenomeno dell’incrocio tra questa e razze ad attitudine carnea, come la Biellese, praticato per migliorare la velocità di accrescimento degli agnelli.
Caratteristiche della razza – La Frabosana Roaschina è di taglia media, con peso vivo di 75-85 chilogrammi nei maschi e 60-65 nelle femmine; la testa è “pesante”, con profilo spiccatamente montonino in entrambi i sessi. Presenta caratteristiche corna appiattite e ricurve, avvolte a spirale nei maschi e rivolte all’indietro nelle femmine; orecchie medio-piccole portate in basso e all’infuori; collo di media lunghezza, bene attaccato alla testa e al tronco. Questo è lungo, con diametri longitudinali prevalenti sui trasversali, arti piuttosto lunghi e leggeri, vello bianco-paglierino o marrone molto chiaro.
Frequenti sono le macchie di colore fulvo sul naso e sugli arti. Sono stati individuati due tipi morfologici differenziabili sulla base delle caratteristiche biometriche: un tipo più pesante e più alto (85 centimetri al garrese) denominato “Roaschino” ed uno più leggero (75 centimetri al garrese) denominato “Frabosano”. L’origine di tale differenziazione sarebbe da attribuire ai diversi sistemi alimentari e di allevamento praticati un tempo: i pastori di Roaschia portavano le greggi a svernare in pianura mentre quelli di Frabosa trascorrevano l’inverno in montagna.
Una curiosità – Meritano di essere segnalate le molte affinità con la razza Brigasca (in Francia Brigasque) allevata in Liguria e in Provenza e Costa Azzurra: una razza da alcuni ritenuta identica, per morfologia e origini, alla Frabosana Roaschina.
Caratteri produttivi: l’attitudine prevalente della razza è la produzione di latte che varia dagli 80 ai 200 litri per una lattazione media di 150-180 giorni, con produzioni medie giornaliere non superiori al mezzo loro per capo. Il latte munto viene trasformato in formaggio, puro (sola, saras) o miscelato a latte vaccino per la preparazione di formaggi come Raschera e Castelmagno nel cuneese, Toma e Seirass del fen in provincia di Torino. La produzione di carne è orientata verso l’agnello da latte di 12-15 chilogrammi di peso vivo ed è favorita dalla buona precocità della razza (primo parto intorno a 13 mesi).
La lana, ricavata da un’unica tosatura annuale (2-2,5 kg/capo), è lunga e grossolana, adatta unicamente per la realizzazione di materassi. Un tempo, la pelle “lanata” degli agnelli, apprezzata per la notevole arricciatura delle fibre, era ricercata per la preparazione di guanti e pelletteria varia.
Caratteri riproduttivi – I parti – di norma uno all’anno – sono concentrati in autunno, al rientro dagli alpeggi, ma possono protrarsi anche fino all’inizio della primavera successiva. Gli agnelli (media: 1,1 -1,3 per parto) sono allattati dalle madri per 30-35 giorni, sino al raggiungimento di un peso vivo medio di 12-15 chilogrammi. Successivamente, le pecore vengono munte per un periodo di circa cinque mesi.
Tecniche di allevamento – Un tempo i pastori di Roaschia erano soliti scendere in pianura dopo aver caricato i pascoli di alta montagna. I pastori si spostavano in varie località della Pianura Padana per poi riprendere, all’inizio della primavera, la strada verso il comune di origine.
Situazione odierna – Purtroppo, la tendenza all’abbandono della transumanza ha portato alla diffusione di allevamenti prevalentemente stanziali, alcuni dei quali utilizzano i pascoli alpini in estate, fermandosi nel periodo invernale presso l’azienda di fondovalle.
Alimentazione – L’alimentazione di questo ovini è basata sull’erba, pascolata direttamente nella stagione vegetativa e sul fieno prodotto in loco, in inverno.
10 ottobre 2022
Mostra Interprovinciale degli Ovini di Razza Frabosana Roaschina
Ingresso: gratuito
Orario: 08:00-20:00
Superficie occupata: oltre mille metri quadrati
Informazioni: c/o il Comune di Roaschia, tel. 0171.758119; e-mail info@comune.roaschia.cn.it