Dopo un’altra settimana caratterizzata da nuove e sacrosante polemiche, a seguito del blitz per la vaccinazione di massa di diverse centinaia di giovani capi (6-8 mesi) bufalini – voluto dal commissario straordinario Luigi Cortellessa – ecco che la vertenza degli allevatori casertani s’accende di ulteriori clamori.
A gettare benzina sul fuoco stavolta è il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, che a seguito di una recente iniziativa del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, ha attaccato dalla propria pagina Facebook l’ente, con un post intitolato “Fuori i mercanti dal tempio”.
Perché il consorzio è silente sulla strage delle bufale nel casertano?
“È vergognoso”, questa l’accusa mossa dal post, “che in questi mesi (di lotte per un piano anti brucellosi regionale che non sta funzionando, ndr) il Consorzio non abbia speso una sola parola a sostegno degli allevatori, di coloro che sono i produttori di quella materia prima, il latte di bufala, senza cui la mozzarella non esisterebbe”.
“È vergognoso”, incalza il coordinamento degli allevatori, “che a più riprese il Consorzio abbia proposto di spostare tutte le bufale casertane a Benevento e Avellino allargando l’area Dop e distruggendo Caserta”.
Com’è possibile che con meno latte vengano prodotte più mozzarelle?
“A questo punto, prima di proporre lo spostamento delle bufale da Caserta” prosegue il coordinamento, “spiegateci com’è possibile che mentre morivano 150mila bufale e chiudevano più di 339 aziende, la produzione della mozzarella continuava e continua a crescere? Da dove lo prendete questo latte? Da dove arriva?”.
“Con questa posizione e con la tracciabilità fasulla che fate e con i finti controlli del Dqa by Coldiretti”, questo il grave atto d’accusa lanciato dai social, “non fate altro che essere schiavi del Sistema”.
Un’accusa assai grave. Come la prenderanno consorzio, organismo controllore e Coldiretti?
14 novembre 2022