La Provincia di Bolzano ufficializza la qualifica professionale di casaro d’alpeggio

Manutenzione formaggi in stagionatura
foto Provincia Autonoma di Bolzano©

L’Alto Adige è una provincia unica nel suo genere in Italia, ricca di caseifici aziendali e d’alpeggio, in cui sin da tempi immemorabili i contadini si dedicano alla salute e alla cura del pascolo e del bestiame in montagna. Il casaro d’alpeggio ha un genere il compito di gestire sia gli animali che la trasformazione del latte, al fine di garantire la rintracciabilità, la qualità e la sicurezza dei prodotti del territorio.

Qui anche la produzione di formaggi e di burro d’alpeggio possiedono caratteristiche, gusti e aromi in grado di rappresentare e raccontare il territorio di produzione e le sue tradizioni. Per suggellare tutto questo con un significativo riconoscimento, ieri martedì 14 marzo, la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore competente Phlipp Achammer, ha approvato l’introduzione della qualifica professionale di “Casaro d’alpeggio”, inserendola nell’elenco provinciale dei titoli di formazione professionale. 

«Attraverso la formazione continua», ha spiegato Achammer, «cerchiamo di rendere possibile una nuova qualifica valida anche oltre i confini nazionali». «Non è sempre stato facile mettersi d’accordo sulla denominazione», ha proseguito l’assessore, «sulle competenze e sulle conoscenze con tutte le parti che hanno hanno contribuito alla realizzazione di questa nuova figura professionale». «L’impegno però», ha concluso Achammer, «ha dato i suoi frutti, e di recente, è stato possibile conferire le nuove qualifiche professionali di “Casaro d’alpeggio” e “Pizzaiolo”».

“Il corso teorico e pratico”, spiega una nota stampa della Provincia di Bolzano, “ha sede presso la Scuola professionale per l’agricoltura “Fürstenburg” a Burgusio e ha una durata di 110 ore di formazione. Fornisce competenze di tecnologia di produzione casearia, stagionatura, conservazione dei prodotti caseari, difetti visivi e sensoriali e azioni correttive nei formaggi”.

Inoltre, un ampio spazio viene dedicato alle norme igienico sanitarie, dalla mungitura alla caseificazione e alla vendita (norme Haccp). Tra le altre tematiche oggetto di formazione: tecniche di alpeggio, prati e pascoli di montagna, sanità del bestiame dal fondovalle all’alpeggio, cenni sulle patologie più diffuse. Al termine del corso, i partecipanti sono chiamati a dimostrare le competenze acquisite attraverso un esame pratico per ricevere l’attestato di qualifica, valido sia in Italia che in Europa. 

La nuova qualifica professionale è stata elaborata in collaborazione con le Scuole professionali provinciali, il Dipartimento forestale, l’Ufficio di economia montana e un gruppo di lavoro di formazione professionale di lingua tedesca.

15 marzo 2023