La Direzione Agricoltura della Regione Lombardia ha approvato, mercoledì scorso, 24 maggio, un bando rivolto a Comuni, Comunità Montane, Province, Città Metropolitana di Milano ed enti gestori delle aree protette, per la manutenzione del territorio.
Attraverso una circolare firmata da Daniele Davide Barletta e Fabio Binelli – presidente e coordinatore del Dipartimento Servizi Pubblici Locali, Ambiente, Agricoltura e Green Economy – e indirizzata a sindaci, assessori, segretari comunali e organi dell’Anci Lombardia, esso propone e promuove le attività di manutenzione del territorio e dei terreni abbandonati o incolti presenti sul territorio regionale coinvolgendo operatori quali pastori o conduttori d’alpeggio.
Le linee di azione previste sono due:
- la prima, che finanzia la manutenzione del territorio e di terreni abbandonati o incolti;
- la seconda, che prevede la manutenzione di terreni abbandonati o incolti, effettuata da enti locali, al fine di destinarli alle attività di pastoralismo, alpeggio e transumanza.
Gli interventi ammissibili per la prima sono tre:
- la cura dei prati o delle fasce tagliafuoco, attraverso il contenimento delle specie arbustive invasive mediante estirpazione manuale, inclusi l’impiego di zappa e piccone, per la rimozione degli apparati radicali;
- la manutenzione di sentieri e di mulattiere aperti al passaggio pubblico o a mezzi di pubblico servizio, attraverso lo spietramento, lo sfalcio di erba e di arbusti, il taglio di rami e l’eliminazione di elementi naturali ostacolanti, compreso l’accatastamento delle pietre alla sede del sentiero o strada;
- la liberazione delle canalette di regimazione delle acque dai detriti e gli interventi di pulizia e sistemazione del reticolo idrico minore.
A pastori e malghesi il ruolo di manutentori del territorio
La circolare precisa che “i beneficiari devono dare attuazione ai progetti avvalendosi esclusivamente di pastori e conduttori d’alpeggio, singoli o associati, che operano in Regione Lombardia, aventi la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale, quali soggetti destinatari ovvero attuatori degli interventi”, e questo “avvalendosi di contratti stipulati ex art. 15, D.lgs. 18 maggio 2001, n. 228”.
La seconda linea di azione per la manutenzione di terreni abbandonati o incolti, effettuata da enti locali, destinata alle attività di pastoralismo, alpeggio e transumanza.
Gli interventi ammissibili per la seconda prevedono invece cinque tipi di intervento:
- il recupero dei prati-pascolo, attraverso lo spietramento, il decespugliamento e lo sfalcio di vegetazione invasiva, compresa la rimozione e lo smaltimento dei materiali prelevati;
- il taglio di alberi morti e deperenti;
- la sistemazione di mulattiere e di piccoli muri a secco;
- la liberazione delle canalette di regimazione delle acque dai detriti e gli interventi di pulizia e sistemazione del reticolo idrico minore;
- gli interventi di manutenzione delle pozze d’abbeveraggio esistenti.
Per questa seconda linea di azione i beneficiari potranno dare attuazione ai progetti attraverso contratti o convenzioni (ex art. 15, D.lgs. 18 maggio 2001, n. 228).
Gli interventi dovranno essere inseriti in un progetto di intervento strutturato sul triennio 2023-2025. Per l’attuazione ogni richiedente dovrà presentare un’unica domanda di agevolazione che potrà prevedere interventi relativi a una linea di azione o ad entrambe.
Gli interventi dovranno interessare aree di proprietà pubblica o in disponibilità delle pubbliche amministrazioni richiedenti, in forza di un titolo di possesso e, per la sola seconda linea di azione, dovranno riguardare esclusivamente terreni abbandonati e incolti (art. 31 quinquies, comma 2 della l.r. n.31/2008).
L’agevolazione prevede contributi a fondo perduto sino ad un massimo di 50mila euro nel triennio. L’importo massimo riconoscibile per linea di azione, sempre nel triennio, è di 25mila euro. L’agevolazione è riconosciuta con i seguenti massimali:
- sino al 90% delle spese sostenute e ammissibili, per i Comuni con popolazione residente fino a 5mila abitanti, per le comunità montane e per gli enti gestori delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000;
- sino al 50% delle spese sostenute e ammissibili, per gli altri.
Le domande di partecipazione, ammesse a partire dal 22 maggio scorso, andranno presentate nella sola modalità telematica, sulla piattaforma “Bandi On Line”, entro e non oltre le ore 16:00 del 23 giugno prossimo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale della Regione Lombardia, cliccando qui.
31 maggio 2023