Soverzene: le greggi sporcano? Il sindaco non sanziona ma propone (una brillante idea)

La pista ciclabile Soverzene-Soccher
foto Google Maps – Paolo Fant©

Soverzene è un piccolo Comune del bellunese – conta 370 abitanti – caratterizzato dalla presenza di una centrale idroelettrica, di un lago artificiale e di panorami a tratti suggestivi, tra il Monte Dolada e il Monte Schiara, ai cui piedi scorre il fiume Piave.

Tra le infrastrutture pubbliche che la zona vanta figura una rete di piste ciclabili molto apprezzate da appassionati ciclisti e semplici cittadini. Danneggiata due volte (2018 e 2020) dalle esondazioni del Piave nel tratto che collega Soverzene e Soccher (frazione di Ponte nelle Alpi), la pista – che è inclusa nella ciclovia Monaco-Venezia – è stata ristrutturata nella primavera del 2022 ed è ora al centro di forti polemiche. Polemiche che vedono coinvolti gli utenti della ciclabile, l’amministrazione pubblica, i carabinieri forestali  e alcuni pastori.

A rilanciare la questione è il quotidiano locale Il Gazzettino, che giovedì 1º giugno ha dedicato un articolo alla vicenda, dando voce al sindaco di Soverzene, Gianni Burigo. Se da una parte il diritto a movimentare le greggi merita sempre di essere garantito e sostenuto, per difendere una categoria mai tutelata abbastanza, nella fattispecie la vicenda rappresentata dal primo cittadino soverzenese appare degna di attenzione sia per le specificità presentate che per la soluzione proposta.

Che l’idea di un sindaco sia fonte d’ispirazione per molti

In sostanza la problematica, seria e oggettiva per gli utenti della pista, è legata alla sicurezza di un rivestimento che – in presenza di deiezioni e pioggia – diventa particolarmente scivoloso, rischiando di provocare la caduta rovinosa dei ciclisti. La pista è inoltre, sin dalla sua realizzazione, oggetto di specifico divieto di transito di animali, ma Burigo dimostra di voler chiudere un occhio, trattandosi di utilizzi stagionali, limitati al solo periodo della transumanza.

Di fronte alla difficoltà di conoscere le date esatte del transito delle greggi (le guardie forestali si limitano a rammentare l’approssimarsi degli eventi senza riuscire a specificare i giorni), la sua proposta appare più che sensata, pratica e meritevole di essere accolta e segnalata. Il sindaco propone infatti di installare sui muli un dispositivo gps che permetta al Comune di essere avvisato alla partenza di ogni gregge, al fine di predisporre una chiusura temporanea e l’intervento di una squadra di operai incaricati della pulizia.

Una volta tanto, e finalmente, siamo di fronte ad un amministratore pubblico che non alza la voce minacciando sanzioni ma che propone una soluzione che a noi appare brillante e meritevole di plauso. Un sindaco che, proponendo localmente, offre uno spunto a tanti altri primi cittadini, dando loro modo di risolvere brillantemente, con un minimo impegno, una problematica che riguarda moltissimi territori, nel segno di quella civile convivenza che tutti dovremmo più spesso auspicare.

7 giugno 2023