Rete Appia: “Sarà la pastorizia a salvare il mondo delle aree marginali”

Pecore al pascolo
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“Sarà la pastorizia a salvare il mondo delle aree marginali”. In estrema sintesi, è quanto emerso mercoledì scorso 11 ottobre ad Albinia, nella Maremma Toscana, nel corso dell’Assemblea annuale di Rete Appia, la Rete Italiana della Pastorizia, che riunisce allevatori, pastori, ricercatori, istituti universitari, associazioni per la tutela ambientale e la difesa della montagna.

Alla presenza delle sue due massime cariche – il presidente Nunzio Marcelli è il vicepresidente Gavino Pulinas – e di numerosi membri del direttivo e soci, giunti da varie parti d’Italia, la Rete ha fatto il punto sulle iniziative attivate – le Scuole di Pastorizia nel Cuneese, nel Casentino e in Sardegna – e in via di attivazione: il progetto Pastinnova (sostenuto con fondi europei di ricerca Horizon dal Programma PRIMA) e l’impegno per la realizzazione di un Piano Strategico per la Pastorizia.

Nonostante la crisi e le minacce che rischiano di far scomparire il settore pastorale (limiti nell’accesso alla terra, speculazioni sui fondi europei e sugli affitti dei pascoli, difficoltà di ricambio generazionale, concorrenza piratesca, disinformazione sul mercato dei prodotti, ecc.), Rete Appia è impegnata nel rilanciare la centralità del pascolamento come fattore di rinascita dei territori marginali, come opportunità di crescita, investimento e manutenzione territoriale, ma anche di produzione etica, sostenibile e di qualità, di conservazione della biodiversità e dell’identità legata alla cultura materiale.

“In tale contesto”, precisa Rete Appia in una nota stampa, “particolare rilevanza assume l’impegno della Rete Appia per la stesura” – prevista per il prossimo anno – “di un Piano Strategico Nazionale per la pastorizia, una sorta di memorandum destinato ai decisori politici che definisca e promuova le istanze del settore per un futuro sostenibile e redditizio della pastorizia italiana, un documento che raccolga e comunichi le istanze provenienti da chi, nel nostro Paese, pratichi l’allevamento estensivo”.

All’incontro hanno partecipato anche esponenti del Consorzio dell’Agnello del Centro Italia Igp, interessato all’adesione di nuove aziende e alla promozione del prodotto autoctono allevato in maniera sana e tradizionale.

“La Rete Appia”, prosegue la nota stampa, “che negli ultimi mesi ha partecipato a vari incontri a livello europeo in Grecia, Bulgaria, Francia, Spagna, con realtà omologhe che operano per la promozione del Pastoralismo, sarà in prima linea nel predisporre le iniziative in vista dell’Anno internazionale dei pascoli e del Pastoralismo, che nel 2026 vedrà questi temi al centro dell’attenzione”.

«Per allora», ha commentato Nunzio Marcelli, «ci auguriamo che l’azione costante di Rete Appia trovi il giusto supporto delle istituzioni regionali, nazionali ed europee, per imprimere una svolta ad un settore e a un pezzo di storia dei nostri territori che può rappresentare un concreto progetto per i giovani e per le aree marginali».

«A ben guardare» ha concluso Marcelli, «non siamo noi a salvare la pastorizia, ma sarà la pastorizia a salvare il futuro di queste zone».

18 ottobre 2023