La Giornata del Pastoralismo celebra in Lombardia i valori di un mestiere antico 

Pastore transumante con pecore
foto Regione Lombardia©

Pastoralismo, alpeggi e transumanza sono i capisaldi attorno a cui si è svolto, giovedì 9 novembre a Milano, il convegno di presentazione della prima Giornata del Pastoralismo Lombardo, istituita nel settembre scorso dalla Giunta Regionale e di cui sabato scorso, 11 novembre, si è celebrata la prima edizione.

Il convegno, organizzato dalla Regione Lombardia nella propria sede, ha visto la partecipazione di tecnici, studiosi e ricercatori e ha evidenziato una serie di istanze legate al pastoralismo: dal valore storico al ruolo sociale che ricoprono i pastori, dalla relazione tra territorio, corridoi ecologici e vie della transumanza, alla riscoperta delle razze autoctone. L’incontro è servito anche ad analizzare le diverse prospettive della professione e le varie filiere legate a questo tipo di allevamento, non ultima quella della lana, tra passato e presente, in un intreccio tra  storia, identità e prospettive future.

«L’obiettivo principale di questa iniziativa», ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, «consiste nel saper raccontare ai non addetti ai lavori un pezzo della nostra storia che è anche parte del nostro presente». «La pastorizia», ha proseguito Beduschi, «è un mestiere antico in cui il lavoro e la vita sono un tutt’uno: un “sacrificio”, quello dei pastori, che ci donano prodotti tradizionali rari e di qualità ma che fa degli stessi pastori i custodi del paesaggio e della biodiversità, oltre che l’espressione di una cultura che nelle grandi città è stata ormai dimenticata».

Un ruolo prezioso e delicato, quello del pastore, che le istituzioni dovrebbero guardare con occhio più benevolo di quanto spesso capiti, e che si auspica possa ottenere il necessario scudo alle mille difficoltà incontrate. Proprio per questo la Giornata del Pastoralismo è stata istituita in Lombardia: con l’obiettivo dichiarato di tutelare e valorizzare gli alpeggi, la pastorizia e la transumanza quali attività tradizionali, oltre che culturali, dei territori regionali.

«Oggi in Lombardia», ha aggiunto l’assessore lombardo, «sono presenti circa 110mila ovini: un patrimonio rimasto intatto rispetto a un secolo fa. Ed è proprio grazie alla pastorizia che molti territori non sono stati abbandonati dall’uomo, consentendo così di preservare il fragile equilibrio ambientale e idrogeologico delle nostre montagne, così come il paesaggio e la storia rurale della pianura».

La legge regionale 142/22

Tra gli obiettivi della legge 142/22, con cui è stata istituita la Giornata del Pastoralismo, c’è anche il sostegno economico ad alcuni progetti che premiano i pastori e i conduttori d’alpeggio che eseguano opere di manutenzione del territorio, in accordo con gli enti locali competenti.

Nel 2023 in Regione Lombardia sono stati attivati otto progetti relativi al triennio 2023-25, con un contributo complessivo di 211mila euro erogati. La Regione ha inoltre promosso l’individuazione di percorsi di transumanza in accordo con gli enti locali, con il fine di garantire il libero passaggio delle mandrie e delle greggi e il pascolo in aree idonee. 

«Un aspetto su cui lavorare», ha aggiunto Beduschi, «è quello della valorizzazione della lana: oggi la quasi totalità della tosatura delle pecore autoctone non ha ancora uno sbocco economico e solo per la Lombardia parliamo di circa 150 tonnellate all’anno. Occorre trovare nuovi utilizzi per questa risorsa, che soffre la concorrenza di lane estere e la mancanza di impianti per poter essere trattata».

«L’iniziativa di quest’anno», ha concluso Beduschi riferendosi a questo 11 novembre, «è solo la prima: a partire dal 2024 porteremo i pastori nelle città. Anche attraverso iniziative come convegni, mostre e installazioni, raccontando questo mondo e la sua importanza anche a chi non lo ha mai conosciuto».

15 novembre 2023