Brucellosi bufalina: il ministro Schillaci non esclude la nomina di un commissario nazionale

Alcuni esemplari di bufala mediterranea
foto Laurentius© – Creative Commons License

La grave crisi del comparto bufalino casertano, da anni flagellato dalla brucellosi e da una dissennata condotta degli amministratori pubblici locali, è ufficialmente entrata nell’agenda del Ministero della Salute, a seguito di una interrogazione dell’onorevole Gianpiero Zinzi in quota Lega.

Nel rispondere, mercoledì scorso 28 febbraio, al deputato leghista, il ministro Orazio Schillaci ha infatti affermato che «Unitamente al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il dicastero da me diretto assicura tutte le necessarie iniziative di impulso e di supporto all’azione del commissario straordinario nominato dalla regione Campania per la completa attuazione del piano regionale di eradicazione. Per questi obiettivi sarà possibile adottare, però, tutte le iniziative necessarie, inclusa l’eventuale nomina di un commissario unico nazionale ad hoc»

«Con particolare riferimento alla regione Campania», ha proseguito Schillaci, «devo evidenziare che nelle province di Avellino, Benevento e Napoli, attraverso l’attuazione del Piano nazionale, è stato conseguito lo status di indenne per brucellosi bovina e bufalina, mentre le province di Benevento, Napoli e Salerno risultano indenni per brucellosi ovicaprina».

«Per quanto riguarda la particolare situazione della provincia di Caserta», ha aggiunto il ministro, «rappresento che il Ministero della Salute ha da sempre seguito con estrema attenzione l’evoluzione della malattia e il comparto bufalino, che, con la produzione della mozzarella di bufala campana DOP, rappresenta uno dei poli di eccellenza dell’agroalimentare italiano».

Rammentando quanto sin qui fatto dai vari Governi per l’eradicazione della temuta zoonosi, e che «appare pienamente condivisa la necessità di arrestare questo fenomeno, che rischia di danneggiare, ormai da troppi anni, l’economia del comparto, la credibilità dei sistemi regionali di controllo e la salute dei consumatori», Schillaci ha lanciato un evidente monito agli enti campani coinvolti (si fa per dire, ndr) nella vicenda, palesando il possibile intervento del governo centrale, più volte reclamato dagli allevatori e da chi sinora li ha sostenuti.

Nel commentare la replica del ministro, Zinzi ha ribadito che «serve un intervento urgente per superare l’emergenza brucellosi che ha colpito le regioni del Sud Italia e in particolare la Campania. Per questo ho interrogato il ministro della Salute, al fine di capire quali iniziative intenda adottare e soprattutto se e quando individuerà un commissario nazionale per mettere in sicurezza gli allevamenti e il patrimonio bufalino».

«Non tutti i piani regionali», ha incalzato il deputato, «si sono rivelati efficaci. Quelli attuati da De Luca in regione Campania sono un fallimento totale e senza precedenti: sono state abbattute migliaia di bufale, sono fallite centinaia di aziende, è stato messo in ginocchio l’intero comparto, con il risultato che siamo ancora lontani dall’obiettivo di ridurre la prevalenza di brucellosi bufalina così come previsto dal piano».

“Una situazione drammatica», ha concluso Zinzi, «a cui occorre occorre porre rimedio in maniera tempestiva con la nomina di un Commissario nazionale».

6 marzo 2024