Bufala Dop: Muscarà spara a zero contro i misfatti sulla pelle degli allevatori

Bufala mediterranea
foto dalla pagina Facebook dell’Associazione Tutela Allevamento Bufala Mediterranea©

Martedì 24 e mercoledì 25 settembre – oggi – Napoli ospita esperti, ricercatori e appassionati del più iconico dei latticini: la Mozzarella di Bufala Campana Dop, in occasione della prima Conferenza internazionale sulla mozzarella di bufala e i suoi prodotti lattiero-caseari (“First International Conference on Buffalo Mozzarella and Milk Products”).

L’evento, organizzato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop è supportato da Regione Campania, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, si inserisce nel ricco programma di celebrazioni per gli 800 anni dell’ateneo federiciano e rappresenta un’occasione unica “per fare il punto”, spiegano gli organizzatori, “sulla situazione attuale del settore, condividere le ultime ricerche scientifiche e gettare le basi per un futuro sempre più sostenibile e innovativo”.

Le tematiche affrontate durante i due giorni di lavori saranno molteplici, spaziando dagli aspetti più prettamente zootecnici alla tecnologia casearia, dall’economia alla sostenibilità ambientale.

Tra gli altri, verranno presentati i risultati delle ultime ricerche sulle proprietà benefiche del latte di bufala, con particolare attenzione alla sua potenziale azione preventiva nei confronti di alcune patologie. Si affronteranno inoltre tematiche come l’impatto delle nuove tecnologie – una tra tutte l’intelligenza artificiale – sui metodi di allevamento e produzione, ma anche sulla commercializzazione della mozzarella di bufala.

“Non si mancherà di fare il punto”, dicono gli organizzatori, “sul fenomeno delle “fake news” e sulla difesa dell’autenticità dei prodotti alimentari”. “Sempre più spesso”, affermano, “il settore agroalimentare è bersaglio di attacchi e mistificazioni che mettono in discussione la qualità e la sicurezza dei prodotti”.

È pur vero però che proprio il comparto bufalino, con i molti critici accadimenti che lo riguardano – non ultima la mattanza dovuta all’insensato piano di eradicazione della brucellosi bufalina imposto dalla Regione Campania in maniera pretestuosa e violenta  prestano il fianco a voci, illazioni, polemiche più che comprensibili, che gli enti preposti alla gestione, alla cura e alla tutela potrebbero confutare con un atteggiamento più collaborativo nei confronti degli allevatori.

L’intervento della consigliera regionale Muscarà

Commentando la situazione, la consigliera regionale indipendente Maria Muscarà, ha sottolineato la necessità di un decisivo è urgente cambio di rotta nella gestione del comparto, definendo il «Congresso grottesco, kafkiano, organizzato dai principali responsabili delle politiche degli abbattimenti per sospetta e mai confermata brucellosi o tubercolosi bufalina, con oltre 150 mila capi abbattuti indiscriminatamente, co-protagonisti dell’annientamento di trecento 300 piccole e medie aziende bufaline del casertano, nonché della mancata attuazione delle leggi sulla tracciabilità del latte alla stalla e alla produzione di mozzarella, che ha lasciato maglie larghissime alle frodi, probabilmente alla camorra, stanate solo e soltanto grazie all’encomiabile impegno dei Carabinieri del Nas».

«Non oso neppure immaginare, data la complessità organizzativa dell’evento internazionale», ha aggiunto la consigliera regionale, «quanto sia costato e chi ha pagato questo evento, sul quale produrrò una interrogazione, ma spero diventi soprattutto l’occasione, per i massacrati allevatori, che proprio in questo periodo stanno nuovamente subendo indebite e gravissime pressioni per abbassare il prezzo del latte rischiando la chiusura, per far sentire la propria voce a livello internazionale. Ma soprattutto per accendere un riflettore anche giudiziario sugli affari opachi, politici ed economici, che non pochi soggetti hanno messo in piedi approfittando di una presunta emergenza condotta all’insegna di uno spropositato e imbarazzante principio di precauzione stigmatizzato e bocciato persino dal Consiglio di Stato».

«Su questo mi auguro e auspico», ha concluso Muscarà, «date anche le dettagliate denunce ai più alti livelli giuridico-istituzionale l’intervento di quei magistrati che hanno davvero a cuore la Giustizia e le sorti dei territori aggrediti dalla criminalità politica, economica e camorristica».

25 settembre 2024