Le malghe della Valle Aurina, patria del rinomato Graukäse, sono sotto attacco. Numerosi progetti di costruzione di strade di accesso stanno mettendo a rischio l’equilibrio di questi delicati ecosistemi e minacciano il futuro di un’economia agricola sostenibile. A lanciare il grido di allarme, venerdì scorso, 20 settembre, è stato il quotidiano online “il Dolomiti”, con un articolo intitolato “Ruspe e cantieri in quota, strade di accesso alle malghe e ai pascoli? Le associazioni ambientaliste dicono “Basta”: Necessarie anche modifiche ai contributi per gli alpeggi”
Interventi invasivi
Il cuore della controversia è il Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, un’area protetta di straordinaria bellezza che rischia di essere deturpata da interventi infrastrutturali invasivi. Progetti come la strada di accesso tra le malghe Hirber e le malghe Eppacher e Tristen a Riva di Tures hanno scatenato le sacrosante proteste di ambientalisti e alpinisti.
La costruzione di queste strade avrebbe conseguenze disastrose sull’ambiente. In primo luogo, i lavori di costruzione in zone così delicate causerebbero danni permanenti al paesaggio, deturpando luoghi di straordinaria bellezza. Inoltre, la frammentazione degli habitat naturali e l’aumento del traffico comporterebbero una riduzione della biodiversità e un disturbo per la fauna selvatica.
Un altro impatto negativo sarebbe la compromissione di percorsi storici come l’Alta Via di Riva di Tures, con una perdita in termini di valore paesaggistico e culturale. Infine, l’aumento dell’accessibilità potrebbe portare a un’intensificazione dell’attività agricola, con un impatto negativo sulla qualità dei prodotti e sull’equilibrio ecologico.
Un modello di sviluppo insostenibile
Come ben sostenuto dagli ambientalisti, “la proliferazione di queste strade è sintomo di un modello di sviluppo insostenibile, che privilegia gli interessi economici a breve termine a scapito della tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale”.
Le associazioni propongono un approccio diverso, basato sul sostegno all’agricoltura di montagna attraverso misure mirate. Aumentare i contributi per i pascoli non accessibili, promuovere la produzione di prodotti locali di alta qualità come – per l’appunto – il Graukäse, e incentivare un turismo sostenibile sono alcune delle soluzioni proposte per garantire la sopravvivenza delle malghe e la tutela dell’ambiente.
Le associazioni ambientaliste rivolgono un appello alle istituzioni affinché adottino misure concrete per proteggere le malghe e i pascoli montani, salvaguardando così un patrimonio inestimabile per le generazioni future.
Per chi voglia saperne di più, l’articolo originale è raggiungibile da qui.
25 settembre 2024