Palermo, ladri smascherati: nelle rotoballe c’erano i Gps

Rotoballe
foto PxHere©

Un imprenditore agricolo di Alia, 77 chilometri a sud-est di Palermo, stanco di essere derubato del proprio fieno, ha deciso di prendere delle contromisure che si sono rivelate semplici ed efficaci, portando all’individuazione dei ladri e al recupero della refurtiva.

Ma cosa ha fatto di tanto speciale l’agricoltore? Poco più di niente: ha usato il suo ingegno e ha inserito in alcune rotoballe dei minuscoli dispositivi Gps, monitorandoli attraverso il proprio smartphone.

E così, dopo l’ennesimo furto, la notte di martedì scorso, 1° ottobre, uno dei suoi dispositivi ha iniziato a segnalare che una delle rotoballe rubate era in movimento, non distante dalla sua azienda. Fornite le coordinate ai Carabinieri, la rotoballa veniva rapidamente individuata all’interno di un magazzino.

Tramite una non complessa attività d’investigazione, i militari dell’arma giungevano all’individuazione di un magazzino contenente diverse rotoballe, verosimilmente provenienti da altri furti. Da lì in poco tempo emergevano il nome di due persone: il proprietario dell’immobile e quello di un complice, verosimilmente il conducente del mezzo utilizzato per la movimentazione della refurtiva.

Le indagini sono ancora in corso per risalire alle altre aziende derubate, agli eventuali mandanti, e a determinare la gravità dei reati compiuti dalla banda. Allo stato attuale i due sono sottoposti a provvedimento di fermo di polizia, in attesa di quanto disporrà l’autorità giudiziaria ad indagini concluse. 

Questo episodio dimostra come semplici soluzioni tecnologiche – peraltro oramai poco costose – possano rivelarsi estremamente efficaci per contrastare almeno una parte delle problematiche che affliggono le aziende agricole e più in generale chi viva in aree isolate di campagna o montagna, non sempre adeguatamente monitorate da videocamere.

L’agricoltura è spesso messa a dura prova da diverse difficoltà: dal cambiamento climatico alle predazioni dei propri animali, alle zoonosi, ai furti. Alcune di esse, con un minimo d’ingegno e alcuni dispositivi – molti dei quali elettronici – possono essere efficacemente contrastate, in maniera più semplice di quanto si possa pensare.

L’auspicio è che la vicenda brillantemente risolta dall’imprenditore siciliano offra ad altri agricoltori la giusta ispirazione, ovvero che induca altri a proteggere il proprio patrimonio con un po’ di creatività e la conoscenza di tecnologie utili a rendere le nostre campagne luoghi più sicuri e produttivi.

9 ottobre 2024