Gli allevatori di bovini dell’Alta Val di Vara, nello spezzino, temono il peggio, da quando, la settimana scorsa, nel comune di Varese Ligure, è stata registrata la morte di due capi da latte appartenenti ad una mandria che comunemente ha accesso al pascolo.
Per quanto il motivo del decesso non sia stato ancora verificato, l’ipotesi più accreditata è quella di un avvelenamento. Per quanto si resti nel campo delle ipotesi, la congettura, rilanciata venerdì 1º novembre dal quotidiano La Nazione, sarebbe collegata alla diffusa pratica delle esche avvelenate, che – per quanto vietate – vengono disseminate in ogni dove da ignoti per contrastare la presenza dei lupi.
Per quanto ogni commento su questa pratica criminale sia superfluo (c’è da credere che per un lupo colpito muoiano decine di animali utili, prevalentemente carnivori), va detto che i bovini sono particolarmente soggetti a problemi spesso seri e talvolta fatali anche in presenza di oggetti abbandonati (spesso lanciati dalle auto in transito) come lattine, bottiglie o altro genere di rifiuti (nastri per legatrici, corde da imballo, ecc.), che rappresentano spesso per questi animali elementi di irresistibile “curiosità”.
Sul fatto in oggetto sono tempestivamente intervenuti i veterinari della locale Asl 4 di Chiavari, con i rilevamenti del caso, che hanno dato il via alle indagini, ora condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (Izsplv). L’istituto curerà nei prossimi giorni le analisi sulle carcasse per i necessari riscontri del caso.
Dal canto suo l’istituto, come da prassi, ha diramato l’allarme sul “Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali”, operativo dal 2019. Nel frattempo è stata avviata un’azione di bonifica mirata nel terreno in cui le due vacche hanno verosimilmente assunto i fatidici “bocconi” e nelle proprietà limitrofe.
6 novembre 2024