Ddl Montagna: approvato al Senato l’emendamento sui lupi. Possibili abbattimenti dalla primavera

Una delle pecore di casa Capuzzola uccise dal lupo, anni fa. Oggi Dino Mazzini, titolare dell'azienda, scrive all'assessore regionale Rabboni un'interessante lettera aperta - Foto Casa Capuzzola®
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Mentre anche in Veneto, sull’esempio del Trentino, cresce il desiderio di un referendum sui grandi predatori (uno di essi si è tenuto di recente in Val di Sole, altri sono in programma nel resto della Provincia Autonoma), il Governo centrale italiano procede nella discussione del Ddl Montagna, ovvero sul futuro delle sue genti, della sua economia e più in particolare sulla necessità di proteggere le fragili attività che essa accoglie. Era quindi inevitabile che il dibattimento affrontasse l’emergenza delle predazioni, che hanno spinto molte piccole aziende che non l’abbiano già fatto a decidere di cessare attività spesso centenarie, sempre preziose per il mantenimento del tessuto sociale, del presidio del territorio, della biodiversità.

Mercoledì scorso, 30 ottobre, quindi, presso il Senato della Repubblica Italiana si è tenuta una seduta pubblica con all’ordine del giorno le “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”. Tra gli emendamenti approvati dall’assemblea brilla quello presentato dal senatore Meinhard Durnwalder del Südtiroler Volkspartei, emendamento sottoscritto dagli altri senatori di Sdv, Lega, FdI.

La proposta del senatore Durnwalder prevede che un decreto del Ministro dell’Ambiente – d’intesa con il Ministro dell’Agricoltura – definisca annualmente, su base delle Regioni e delle Province Autonome, il tasso massimo di prelievi tale da non pregiudicare il mantenimento della specie.

«Il declassamento dello status di protezione del lupo da parte dell’Unione Europea», ha sottolineato Durnwalder, «ha gettato le basi per una modifica delle norme nazionali. Le Regioni e le Province Autonome devono essere messe nelle condizioni di poter agire velocemente tutte le volte che la presenza dei grandi carnivori rappresenta un pericolo e una minaccia» per le attività agricole e per gli esseri umani.

Tra i primi a commentare il buon esito dell’iniziativa, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che ha commentato così: «Accogliamo con favore l’approvazione in Senato della normativa che consente un contenimento regolato della popolazione di lupi: una scelta in linea con la salvaguardia delle attività nelle nostre montagne. Questo provvedimento risponde alle difficoltà crescenti delle aziende montane, che spesso subiscono gravi danni per la presenza incontrollata dei lupi. È un passo importante per garantire sicurezza e sostenibilità alle comunità locali».

L’iter legislativo prevede che per la sua approvazione definitiva la legge debba passare alla Camera dei Deputati per un’ulteriore discussione che probabilmente si terrà a cavallo tra la fine si dicembre e l’inizio si gennaio, anche per via del dibattito sul bilancio. Se non si registreranno imprevisti le prime attività di contenimento della specie potrà avvenire nella prossima primavera.

6 novembre 2024