
Prosegue incessante l’attività di Altragricoltura volta a tutelare allevatori e trasformatori artigianali di latte di bufala e consumatori. L’ultimo atto tangibile della nuova vertenza – attuata con l’Associazione di Tutela dell’Allevamento della Bufala Mediterranea e il Movimento degli allevatori – sul prezzo del latte alla stalla ha visto la messa a punto e la distribuzione di una proposta di riforma, ristrutturazione e rafforzamento della tracciabilità del latte e dei prodotti di bufala e della trasparenza dell’etichettatura a garanzia dei cittadini.
“La proposta”, spiega una nota stampa del sindacato agricolo, “prodotta nella discussione e nel confronto fra le diverse istanze degli allevatori e dei trasformatori artigianali, è la base per aprire una nuova vertenza con l’obiettivo di riportare il settore in trasparenza intervenendo sulle regole e chiedendo a gran voce i controlli lungo tutto il processo produttivo per un settore da troppo tempo esposto a rischi crescenti”.
Tre le prime tappe della nuova iniziativa:
- la raccolta delle adesioni al suddetto documento di proposte da parte di centinaia di allevatori bufalini (raccolta avviata venerdì 7 marzo, in occasione della Fiera Agricola di Caserta);
- la richiesta di audizione presso la Nona Commissione (Attività produttive) del Senato della Repubblica, alla quale è già stato recapitato il documento di proposte, con sollecito di adeguamenti normativi;
- la richiesta di un incontro presso la Commissione Antitrust per presentare la documentazione che attesta i processi speculativi in atto nella filiera del latte di bufala, situazione in cui, approfittando delle sempre più evidenti falle delle procedure della tracciabilità e della equivocità dell’etichettatura, sono in atto manovre di un pugno di soggetti (4/5) che stanno monopolizzando il mercato, imponendo prezzi al ribasso e procedure vessatorie.
Le parole di Gianni Fabbris
«Le regole della tracciabilità del latte di bufala e della sua filiera», ha spiegato il portavoce del Movimento allevatori Gianni Fabbris, «sono state una delle conquiste con cui il nostro movimento, nel 2014, ottenne un primo quadro di risposte alle mobilitazioni di quegli anni. Oggi, con le conoscenze tecnologiche cambiate, con nuovi processi e nuovi strumenti a disposizione – e di fronte al venire avanti di evidenti manovre speculative capaci di aggirare ed eludere quel sistema di norme a volte inefficace – è tornato il momento che quelle regole vengano rafforzate ed adeguate, per garantire a chi alleva, a chi trasforma onestamente ed ai cittadini fruitori il quadro di certezze indispensabile per tutelare la dignità e la trasparenza della filiera».
«È evidente», ha proseguito Fabbris, «che il passo successivo è quello di una costante ed efficace azione di controllo lungo tutta la filiera come, del resto, avviene regolarmente per le stalle. Gli allevatori chiedono solo di poter fare il proprio lavoro in maniera dignitosa e quello che sta accadendo anche in questi giorni – con il prezzo del latte che continua incredibilmente a mantenersi sotto i costi produttivi – è inaccettabile. Occorre fare presto sulla tracciabilità e il prezzo del latte cosi come dovremo – al più presto – cominciare a trarre i bilanci dell’avvio del lavoro del Commissario Nazionale sulla brucellosi e la tubercolosi per capire se – e in quale misura – si stanno risolvendo problemi ormai insostenibili».
Manifestazione popolare a Roma il 19 marzo
Fabbris ha infine annunciato una grande manifestazione popolare che si terrà il 19 marzo a Roma, con l’obiettivo di dare voce e visibilità alle difficoltà dei settori agricolo e pesca e promuovere soluzioni concrete per far fronte alle attuali emergenze.
14 marzo 2025