
Gli allevatori trentini dediti alla conduzione estensiva dei propri animali potranno godere di un nuovo contributo, nell’ambito del bando promosso dalla propria Provincia per la tutela e la valorizzazione del territorio silvo-pastorale. La dotazione complessiva è di 3,2 milioni di euro, per un intervento che sostiene i progetti che puntano a migliorare l’equilibrio tra le attività economiche, il paesaggio rurale e la biodiversità, sia animale che vegetale.
Domande da presentare online entro il 30 giugno
Il bando rientra nel Psn (Piano Strategico Nazionale) della Pac 2023-2027, ed è cofinanziato dall’UE attraverso il Feasr (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale), dal Governo italiano e dalla Provincia autonoma di Trento. La misura, che può essere richiesta presentando domanda di contributo entro lunedì 30 giugno prossimo, finanzia investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientali, in particolare quelli orientati alla conservazione degli habitat naturali, alla gestione sostenibile del paesaggio e alla convivenza tra attività agricole e fauna selvatica.
Gli interventi ammessi al finanziamento
Tra gli interventi ammessi al finanziamento sono inclusi quelli per la realizzazione di sistemi di gestione delle acque (pozze, serbatoi, cisterne e abbeveratoi, ecc.) nelle malghe, per il recupero dei pascoli montani in stato di abbandono e per il miglioramento degli habitat della rete Natura 2000. Ma non solo: il bando include anche la realizzazione di recinzioni tradizionali in legno e il risanamento conservativo di quelle in pietra, accompagnate o meno da siepi o filari arborei, l’installazione di sistemi elettrificati per la protezione del bestiame dai grandi carnivori e di strutture per la difesa delle cosiddette “bienenhaus” (letteralmente “casa delle api”, ovvero apiari).
Il contributo erogato copre il 70% della spesa ammessa fino ad un tetto di 100mila euro per ciascun beneficiario, una percentuale che può salire all’80%, nel caso in cui gli interventi vengano pianificati con le associazioni forestali. Possono presentare domanda i proprietari e i gestori del territorio, sia pubblici che privati, oltre ad allevatori, agricoltori, apicoltori, individualmente ovvero attraverso le loro realtà associative e consortili.
Sono ammesse unicamente le domande presentate online – lo ripetiamo: entro il 30 giugno prossimo – attraverso il portale web dello SRTrento (Sviluppo Rurale Trento).
Maggiori informazioni sono reperibili consultabili sul sito web del locale Servizio Foreste.
30 maggio 2025
La fotografia di questo articolo è tratta dalla mostra “Cercatori d’erba. Malghe da formaggio in Trentino” di Marco Simonini, da noi recensita nel marzo del 2024